Raggiunti i 5,2 miliardi di euro (+6,9%). Cresce anche l’utile netto (+15,7%). I premi complessivi sono ammontati a 69,7 miliardi di euro (+4,3%), di cui 15,2 miliardi di euro a valenza sociale e ambientale.
Il Gruppo Generali ha chiuso l’esercizio 2019 con un risultato operativo che ha registrato la migliore performance di sempre attestandosi a 5,19 miliardi di euro, in aumento del 6,9% rispetto all’anno precedente. Il risultato non operativo del gruppo si è attestato a -1,58 miliardi di euro (-1,36 miliardi a fine 2018) e include l’onere lordo one-off di 245 milioni di euro dell’operazione di liability management relativa al riacquisto di titoli subordinati.
L’utile netto, che è cresciuto del 15,7% a 2,67 miliardi di euro, ha beneficiato del miglioramento del risultato operativo, nonché del contributo derivante dalle attività in dismissione o cedute. L’utile netto normalizzato, che non comprende l’impatto delle plusvalenze e minusvalenze derivanti dalle dismissioni per complessivi 475 milioni di euro, è ammontato a 2,19 miliardi di euro. Escludendo l’onere netto one-off di 188 milioni di euro per l’operazione di liability management, l’utile netto normalizzato si è attestato a 2,38 miliardi di euro, in aumento del 6,6%.
I premi complessivi del gruppo sono ammontati a 69,78 miliardi di euro (+4,3%). Coerentemente con gli obiettivi della strategia Generali 2021, 15,22 miliardi di euro dei premi totali sono costituiti da prodotti a valenza sociale e ambientale.
VITA – La raccolta netta vita è cresciuta a 13,63 miliardi di euro (+19,6%), trainata principalmente dall’Italia (+27,3%), Francia (+33,5%) e Asia (+28,9%). Le riserve tecniche vita sono salite del 7,6% a 369,4 miliardi di euro.
I premi lordi emessi sono ammontati a 48,26 miliardi di euro (+4,5%). Entrando nel dettaglio, la raccolta puro rischio e malattia è aumentata del 7,6%. Anche le polizze risparmio hanno registrato un aumento (+5,5%), riflettendo gli andamenti osservati in Italia (+6,1%), Francia (+11,7%) e Germania (11,6%). In flessione del 2,8% i premi da prodotti unit-linked. La nuova produzione in termini di Pvnbp (valore attuale dei premi della nuova produzione) si è attestata a 45,66 miliardi di euro (+10,1%).
La produzione dei prodotti di risparmio è cresciuta (+15,2%) nelle principali aree di operatività del gruppo (soprattutto grazie ai nuovi prodotti di risparmio senza garanzia annuale venduti in Italia), più che compensando il calo registrato in Spagna e Cina. In aumento anche la produzione dei prodotti di rischio (+17,3%), soprattutto in Germania e Francia. In flessione le unit-linked (-3,7%), per effetto dell’andamento sfavorevole della produzione registrato in Italia, parzialmente compensato dall’andamento in Germania e Francia. La redditività della nuova produzione (new business margin) è stata del 3,89% (-0,49 p.p.), mentre il valore della nuova produzione (new business value) complessivo è diminuito del 2,2% attestandosi a 1,77 miliardi di euro. Il risultato operativo del segmento vita si è attestato a 3,13 miliardi di euro (+2%).
DANNI – I premi danni si sono attestati a 21,52 miliardi di euro (+3,9%). Lo sviluppo del comparto auto (+2,4%) è stato sostenuto da una crescita in Austria, Cee e Russia (+6,1%). In aumento anche la Francia (+4,1%), Argentina, Brasile, Cile, Ecuador, Usa, Grecia, Turchia e Portogallo (+13,5%). La raccolta auto in Italia è calata dell’1,3%, a seguito della contrazione del portafoglio Rc auto. Anche la raccolta premi nel non auto ha registrato un aumento (+3,8%), grazie alle performance in Austria, Cee e Russia, (+6,1%), Francia (+3,2%), Italia (+2,9%), Germania (+1,7%), e nell’area International (+5,8%), trainata dalla Spagna (+4,6%).
Il risultato operativo si è attestato a 2,05 miliardi di euro (+3,3%) a seguito dello sviluppo del risultato tecnico. Il combined ratio ha raggiunto il 92,6% (-0,4 p.p.). L’impatto derivante dai sinistri catastrofali è stato pari al 2%.
ASSET MANAGEMENT – Il risultato operativo del segmento si è attestato a 425 milioni di euro (+27%). L’incremento è derivato principalmente dalla crescita dei ricavi operativi, pari a 813 milioni di euro (+34%). L’utile del segmento è aumentato a 280 milioni (+19%). Gli asset under management di parti terze sono passati da 27 miliardi di euro a fine 2018 a 106 miliardi di euro a fine 2019, grazie all’integrazione delle nuove boutique e al contributo degli asset di alcune società cedute nel corso dell’anno, precedentemente detenuti dal gruppo e rimasti in gestione a seguito degli accordi di cessione. Il valore complessivo degli asset under management ha raggiunto i 531 miliardi di euro.
HOLDING E ALTRE ATTIVITÀ – Il risultato operativo di questo segmento si è attestato a 8 milioni di euro, in miglioramento rispetto a -70 milioni di euro a fine 2018, grazie alla performance in crescita di Banca Generali, nonché i maggiori proventi dal private equity e ai risultati del fondo pensione Planvital (Cile). I costi netti operativi di Holding ammontano a -529 milioni di euro (-467 milioni a fine 2018) riflettendo l’implementazione dei progetti strategici del gruppo e il piano di azionariato diffuso a favore dei dipendenti (WeShare).
SITUAZIONE PATRIMONIALE – Il patrimonio netto del gruppo Generali si è attestato a 28,36 miliardi di euro (+20,2%). La variazione è dovuta principalmente al risultato di pertinenza del gruppo, alla distribuzione del dividendo e ad altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto (in particolare per la variazione della riserva per utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita). Il gruppo ha registrato un Regulatory Solvency Ratio a 224%, in aumento di 8 p.p. Il Roe a 12,4% si è confermato in linea con i target della strategia Generali 2021.
DIVIDENDO PER AZIONE – Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima assemblea degli azionisti è pari a 0,96 euro, in aumento di 6 centesimi di euro per azione (+6,7%) rispetto all’anno precedente per un’erogazione massima complessiva di 1,51 miliardi di euro. Il payout ratio, escludendo le plusvalenze relative alle dismissioni e l’onere one off di liability management, si è attestato al 63,6% (63,3% a fine 2018). Il dividendo sarà in pagamento dal prossimo 20 maggio, con data di legittimazione a percepire il dividendo il 19 maggio e stacco cedola a partire dal 18 maggio. (fs)
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