Il presidente della rappresentanza agenziale, nel suo pensiero di fine anno indirizzato agli iscritti, elenca i momenti più salienti, su tutti la sottoscrizione del nuovo mandato unico e la giornata di sciopero di novembre scorso, e le principali tappe del lavoro svolto nel corso di questo anno.

«Il 2019? È un anno che rimarrà nella storia del Ga-Gi». Ne è convinto Vincenzo Cirasola, presidente del Gruppo agenti Generali Italia che in un comunicato indirizzato agli iscritti ha ripercorso i momenti più salienti di questi ultimi 12 mesi.
Un anno che ha visto la riconferma dello stesso alla presidenza (congresso ordinario di giugno a Lisbona), con un «ampio consenso», avviando il suo settimo mandato consecutivo alla guida della rappresentanza degli agenti storici del Leone.
Un anno, il 2019, «molto intenso», scrive Cirasola, caratterizzato da due «grandi momenti» che «hanno segnato la storia del Ga-Gi. Mi riferisco alla sottoscrizione del nuovo Mandato Unico, (una trattativa durata circa 3 anni, conclusasi con la sottoscrizione dell’accordo quadro avvenuto a Roma il 24 luglio, i cui esiti erano stati presentati durante il congresso straordinario del 1° aprile di Bologna, un evento politico eccezionale che ha visto 792 agenti presenti fisicamente più 132 deleghe) e al nostro sciopero nazionale del 18 novembre scorso (che ha visto la partecipazione di circa il 93% delle agenzie che hanno chiuso la serranda forti dello slogan “Adesso Basta Fateci Lavorare”)».
Oltre al mandato unico e alla giornata di sciopero, il 2019 è stato impegnativo anche per altri fattori che hanno visto la giunta, con la collaborazione del consiglio direttivo e delle commissioni tecniche, portare avanti le proposte del Ga-Gi nell’intento «di attenuare gli impatti, sempre più gravosi sia a livello normativo sia operativo».
Cirasola ha voluto ricordare le principali tappe del lavoro svolto: la trattativa sui target vita previsti per il 2019 («che è terminata con una forte rimodulazione nei confronti dei premi annui vita e anche per il 2020 è previsto un urgente incontro alla luce delle restrizioni sul consolidamento del rendimento Gesav», sottolinea), l’ulteriore proroga dell’accordo integrativo («fino al 31 dicembre 2019, nonostante fosse scaduto e disdettato sin dal 31 dicembre 2016»), l’iniziativa contribuzione collaboratori di agenzia ed evoluzione del modello Op («abbiamo avviato una fase test per una nuova contribuzione riguardante i collaboratori di agenzia che dopo i primi 8 mesi continueranno il percorso massimo per ulteriori 24 mesi, nel ruolo di intermediari professionisti junior o senior e recentemente ci stiamo confrontando con la direzione sull’evoluzione della carriera dell’Op che cambierà dal 2020»), le collaborazioni A con A con Aig e Coface, l’accordo impresa-agenti («siamo intervenuti scrivendo ufficialmente all’ing. Sesana, in virtù del suo ruolo di vicepresidente Ania, perorando l’obiettivo di Anapa Rete ImpresAgenzia, sigla sindacale a cui il nostro gruppo agenti aderisce, di riaprire il tavolo di lavoro con l’Ania per la revisione di tale accordo, per il quale è già stato fissato il calendario fino a giugno 2020, dove parteciperò personalmente»), l’aggiornamento delle polizze in convenzione, con contraente il Ga-Gi («malattia agenti e loro familiari; abitazione dimora abituale dell’agente») e il rinnovo dell’accordo di sostegno economico sinistri, in scadenza al 31 dicembre 2019 («è stato rinnovato per tutto il 2020»).
Fabio Sgroi
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