mercoledì 15 Ottobre 2025

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SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO: RALLENTANO I TEMPI MEDI DI PAGAMENTO DELLE FATTURE

È quanto evidenzia uno studio sull’andamento del comparto condotto da Atradius.
 

La crescita prevista dell’agroalimentare italiano nel 2019 è del 3% e dell’1,4% nel 2020. Restano tuttavia «alcune criticità» sui tempi di pagamento legate a un mercato «estremamente frammentato e caratterizzato da una forte concorrenza, con molte aziende di piccole dimensioni». È quanto si legge in una nota di Atradius (gruppo attivo nel mondo nell’assicurazione del credito commerciale, cauzioni e recupero crediti)  secondo cui, in particolare nel 2020, «i grandi rivenditori grazie ai forti flussi di cassa incrementeranno i propri investimenti e le acquisizioni al fine di guadagnare quote di mercato.  Questo comporterà per le imprese di piccola taglia maggiore affanno in termini di liquidità, e conseguenti difficoltà a rispettare le tempistiche di pagamento delle fatture emesse dai propri fornitori». E’ questo, in sintesi, il quadro delineato dallo studio sull’andamento del settore agroalimentare del nostro Paese “Market Monitor Alimentare Italia – Dicembre 2019” condotto da Atradius.

In linea generale, all’interno del comparto italiano si osserva «un sostanziale rispetto dei termini di pagamento ex lege che stabiliscono un limite massimo di 30 giorni per le merci deperibili e di 60 giorni per quelle non deperibili. Tuttavia, alcuni player di dimensioni più piccole e con i margini sotto pressione si troveranno a dover prorogare i pagamenti per gestire la scarsa liquidità, situazione che si ripercuoterà negativamente sui ritardi di pagamento, per i quali Atradius prevede un aumento, seppur di modesto, nel 2020 mentre si attende una stabilizzazione delle insolvenze».

Secondo l’analisi Atradius, le tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti (che rappresentano il 10% del totale delle esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani) su alcuni formaggi italiani, come Parmigiano e Grana Padano, «potrebbe impattare negativamente sull’andamento positivo del segmento caseario. Allo stesso modo, potrebbe essere colpito quello dei liquori nel sottosettore delle bevande, ad eccezione del vino che continua ad avere una buona performance a livello nazionale e internazionale».

L’Unione Europea rimane il principale mercato di destinazione dell’export agroalimentare italiano, ricoprendo una quota di due terzi. Un elemento di criticità per il settore è rappresentato dalla crescita delle frodi alimentari che Atradius ha registrato nei primi mesi del 2019, principalmente nell’ambito delle vendite all’ingrosso di prodotti alimentari, carne e pesce. (fs)

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