giovedì 16 Ottobre 2025

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GENERALI ITALIA E LO SCIOPERO DI LUNEDI’ PROCLAMATO DAGLI AGENTI “STORICI”: ORA E’ SCONTRO

Botta e risposta fra mandante e Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi) in merito alla decisione di quest’ultimo di tenere chiuse le agenzie per protesta contro le disfunzioni informatiche. La compagnia: «Giuridicamente, l’iniziativa non può essere qualificata come esercizio del diritto di sciopero». Il Ga-Gi: «No a condotte antisindacali volte a impedire e limitare la nostra libertà».

Si rischia una frattura senza precedenti tra gli agenti “storici” di Generali e la mandante. Anche perché nelle ultime ore il clima si sta facendo più rovente. A seguito della decisione del Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi), presieduto da Vincenzo Cirasola, assunta dal consiglio direttivo nelle scorse settimane, comunicata alla compagnia lo scorso 30 ottobre e 7 giorni dopo alla stampa, di proclamare una giornata di sciopero delle agenzie per l’intera giornata di lunedì 18 novembre (per protestare nei confronti della mandante, contro le disfunzioni informatiche e non solo), la compagnia ha risposto inviando una lettera a ogni agente aderente al Ga-Gi con la quale ha manifestato tutto il suo disappunto per questa decisione.

Per Generali Italia la chiusura delle agenzie penalizza «i clienti e la nostra immagine». L’iniziativa «giuridicamente non può essere qualificata come esercizio del diritto di sciopero, in quanto gli agenti non sono dipendenti della compagnia, ma imprenditori autonomi, e se, come tali, decidono di astenersi, collettivamente, dal lavoro, l’iniziativa deve essere qualificata come serrata».

La missiva di Generali Italia continua: «Qualora decidesse di aderire alla stessa, le ricordiamo quindi che eventuali conseguenze nei confronti dei clienti finali ricadranno direttamente nell’ambito della sua diretta responsabilità (riferendosi, appunto, all’agente del Ga-Gi. ndr)». Non solo. Generali Italia ha rammentato «le sue responsabilità nei confronti della compagnia in relazione all’attività degli “OP”, dipendenti della compagnia che operano presso i locali della sua agenzia, utilizzando attrezzature tecnologiche della compagnia stessa ivi allocate».

Per quanto riguarda poi il fatto di fornire “contestuali informative agli assicurati con indicazione dei riferimenti di compagnia per eventuali urgenze non differibili”, le istruzioni della compagnia sono quelle di «apporre sulla porta dell’agenzia e registrare nelle segreterie telefoniche della stessa l’indicazione delle agenzie di Generali Italia limitrofe che non aderiscono alla iniziativa e che continueranno quindi ad assicurare i servizi alla clientela».

Generali Italia ha diffidato gli agenti Ga-Gi «a non diffondere, con qualsiasi mezzo, informazioni pregiudizievoli e lesive dell’immagine della compagnia, attraverso comunicazioni dirette o indirette alla clientela», riservandosi, in difetto, di ciò, «di agire in qualsiasi sede per la tutela dei nostri diritti».

LA REPLICA DEL GA-GI – Nella giornata di ieri, il consiglio direttivo del Ga-Gi (all’unanimità) ha risposto definendo il contenuto della missiva di Generali Italia «in contrasto con i dettami della carta costituzionale». Una lettera che «configura in capo a Generali Italia spa una condotta antisindacale volta a impedire e limitare la libertà dell’esercizio dell’attività sindacale del Ga-Gi».

Lo stesso gruppo agenti contesta «la strumentale ed errata qualificazione attribuita dalla compagnia al diritto di sciopero attuato conformemente alle norme di legge e ai termini previsti. Infatti, a prescindere dalla locuzione (sciopero o serrata), si tratta di forma di protesta con innumerevoli specifici precedenti, dove la “chiusura delle agenzie di assicurazione” è stata identificata come una “giornata di sciopero”, di cui a livello esemplificativo, ma non esaustivo, si riportano qui di seguito due casi speculari: 28-09-2006 – sciopero nazionale delle agenzie contro Ivass per regolamento 5; 30-01-2009 – sciopero nazionale delle agenzie contro revoca da parte di Generali di un agente Fata. Premesso ciò riteniamo, invece, al contrario che la vera novità siano i toni e la dialettica antisindacale con la quale Generali, questa volta, cerchi di screditare il legittimo e libero diritto a “scioperare”», ha risposto il Ga-Gi.

Per quanto riguarda l’attività degli OP, «potranno liberamente lavorare in autonomia tramite collegamento informatico a distanza da tablet, di cui dispongono». Sugli adempimenti suppletivi richiesti dalla compagnia per l’informativa agli assicurati, il Ga-Gi ha ritenuto «conforme la locandina già predisposta che sarà affissa all’ingresso delle agenzie, con la quale si forniscono le informazioni necessarie per minimizzare al massimo i disagi alla clientela che sarà tutelata nel migliori dei modi». È stata ritenuta inoltre “non accettabile” la comunicazione dei contatti delle agenzie non aderenti. Ecco, sotto, l’avviso che sarà apposto nei locali esterni alle agenzie lunedì.

LE ULTIMISSIME DAL GA-GI – La rappresentanza agenziale ha reso noto che nelle giornata di oggi sono pervenute «ulteriori nuove adesioni» a rafforzare la protesta di lunedì prossimo. La segreteria del Ga-Gi ha sottolineato che «la nostra forma di protesta non è frutto di populismo o demagogia, ma è nell’interesse di tutti gli associati al Ga-Gi e anche nei confronti dei propri circa 5.000 dipendenti».

Fabio Sgroi

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