È quanto affermato da Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass, che evidenzia come la direttiva richieda standard di condotta di mercato più alti, con un aumento dei costi di compliance.
«La Idd richiede più alti standard di condotta di mercato, con un aumento dei costi di compliance, il cui impatto potrà essere relativamente più gravoso per i piccoli intermediari». È quanto affermato da Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass, a proposito dell’evoluzione dell’intermediario professionista, tra problematiche e opportunità, intervenuto a un recente convegno su questo tema.
Per il dirigente dell’istituto di vigilanza, la direttiva sulla distribuzione assicurativa «ha tracciato le linee di evoluzione della figura dell’intermediario: mettere al centro il cliente e le sue esigenze. Centralità del cliente significa in concreto offrire prodotti assicurativi in grado di rispondere pienamente alle esigenze di sicurezza di famiglie e imprese e per tale via generare un reale valore per il cliente. Di per sé il cambiamento di passo imposto dalla Idd valorizza la professionalità e la prossimità degli agenti assicurativi, configurando il rapporto intermediario-cliente come “relazionale” anziché “transazionale”, superando definitivamente quelle concezioni che relegano il ruolo degli intermediari assicurativi alla semplice spinta commerciale dei prodotti».
Fabio Sgroi
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