L’incremento, secondo i piani del Leone, dovrebbe raggiungere il 10%-15%. E il portafoglio complessivo danni della compagnia dovrebbe andare verso un ribilanciamento con la percentuale del non auto al 60%…
C’è anche l’aumento della produttività della rete agenziale fra gli obiettivi fissati dal piano di sviluppo varato da Generali Italia da qui al 2021. In particolare, il Leone conta di raggiungere un incremento della produttività relativa a questo specifico canale del 10%-15%. Come? Attraverso gli strumenti messi a disposizione della rete tutta. «Siamo convinti che ci siano grandi opportunità per migliorare la produttività della nostra rete (con riferimento agli agenti, ma anche ai cosiddetti Op, l’organizzazione produttiva dipendente della compagnia, ndr)», ha sottolineato Marco Sesana, country manager & ceo di Generali Italia e global business lines. «Noi l’abbiano sempre detto: gli agenti rappresentano il focus distributivo per Generali Italia. Su questa rete di vendita continueremo a puntare e a sviluppare strumenti per facilitare l’attività dell’agente verso i prossimi clienti».
Il piano di sviluppo 2019-2021 di Generali Italia ha anche altri obiettivi: l’aumento della soddisfazione dei proprio clienti, nel dettaglio +10 punti di Net Promoter Score («è dato dal rapporto fra il numero di persone che consigliano di acquistare un prodotto da Generali meno quelle che lo sconsigliano; è per noi il primo indicatore di riferimento, quello che guida tutto il resto…» ha precisato Sesana); la crescita in tutti i segmenti di business e cioè vita (dove si prevede un aumento del 65% della raccolta premi legata alla protection), danni (con un ribilanciamento del portafoglio e in particolare con un incremento della componente danni non auto al 60%) e salute (premi protezione persona a +20%); la crescita (+65%) dei clienti connessi a 2,5 milioni («per clienti connessi intendiamo chi ha una polizza con Generali che prevede in qualche modo una connettività», ha precisato Sesana).
Lo stesso Sesana ha anche svelato la strategia del Leone per quel che concerne le gestioni separate. «Il 65% di prodotti ibridi che abbiamo in catalogo ha un alto contenuto di gestione separata», ha affermato. «Noi non intendiamo abbandonare la gestione separata, anzi la utilizzeremo nel modo corretto per cogliere gli obiettivi di risparmio dei nostri clienti. La gestione separata continua a essere uno strumento molto importante che utilizziamo non solo, quindi, nei prodotti ibridi, ma anche in vendita stand alone. Dunque nessuna chiusura…».
Per sviluppare il nuovo piano, Generali Italia investirà circa 300 milioni di euro. Previsto inoltre un rafforzamento della “natura sociale” di assicuratore, attraverso lo sviluppo di progettualità proprie su temi ad alto impatto sociale per il Paese: educazione, welfare e salute, arte e cultura, catastrofi naturali, diversity & inclusion. È stato avviato anche un piano di inserimenti lavorativi: 1.150 assunzioni da qui al 2021.
Fabio Sgroi
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