Con questa operazione, il gruppo Unipol ha «completato il processo di riqualificazione della propria strategia nel comparto bancario, uscendo dalla gestione diretta di una banca di medie dimensioni, per assumere il ruolo di investitore di rilievo di uno dei principali gruppi bancari italiani».

Nella giornata di ieri (dopo la verifica di tutte le condizioni sospensive previste contrattualmente e, in particolare, intervenute le necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità di vigilanza) Unipol Gruppo ha completato l’operazione straordinaria relativa al comparto bancario, con riferimento agli accordi sottoscritti lo scorso 7 febbraio 2019 con Bper Banca, unitamente alla controllata Banco di Sardegna.

In particolare, Unipol e UnipolSai hanno ceduto a Bper le partecipazioni dalle stesse detenute e rappresentative dell’intero capitale sociale di Unipol Banca spa (che, a sua volta, controlla Finitalia spa), pari rispettivamente all’85,24% e al 14,76% del capitale stesso, al prezzo complessivo di 220 milioni di euro, ripartito pro quota fra le due società venditrici rispettivamente per circa 187,5 milioni di euro e 32,5 milioni di euro.

Inoltre, la controllata UnipolReC spa ha a sua volta acquistato due distinti portafogli di crediti in sofferenza, di titolarità uno di Bper e l’altro di Banco di Sardegna, per un valore lordo di libro pari a circa 1,2 miliardi di euro, a fronte di un prezzo definitivo di 102 milioni di euro, che tengono conto degli effetti derivanti dall’attività di gestione dei crediti intervenuta dalla data di riferimento a ieri.

Con questa operazione, il gruppo Unipol ha «completato il processo di riqualificazione della propria strategia nel comparto bancario, uscendo dalla gestione diretta di una banca di medie dimensioni, per assumere il ruolo di investitore di rilievo di uno dei principali gruppi bancari italiani», si legge in una nota.

Fabio Sgroi

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