È quanto ha fatto sapere il presidente dell’associazione dei broker, Luigi Viganotti, nel corso dell’ultima assemblea di Milano.
L’Associazione di categoria broker (Acb) sta lavorando a un documento da presentare al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Ivass per riformare alcuni degli articoli contenuti nel testo di recepimento della Idd e dei regolamenti attuativi. È quanto annunciato dal suo presidente Luigi Viganotti, nel corso dell’ultima assemblea annuale dell’associazione che si è svolta qualche giorno fa. «Si tratta di articoli che a nostro avviso non sono in linea con i principi della nuova direttiva sulla distribuzione, ma i nostri governanti e regolatori hanno ritenuto di approfittare dell’occasione per introdurre regole penalizzanti per la nostra attività che viceversa erano già state bocciate in Europa», ha sottolineato Viganotti.
Ma questo non è l’unico obiettivo che si è dato l’associazione dei broker. C’è anche il sostegno alle piccole e medie società di brokeraggio socie. «Stiamo portando avanti il progetto della società di servizi che dovrà aiutare in particolare le piccole e medie aziende che non avendo strutture economicamente sostenibili potranno usufruire di servizi integrati e centralizzati», ha fatto sapere il presidente.
Intanto Acb ha superato i 400 associati, molti dei quali, ha evidenziato Viganotti, «svolgono un ruolo attivo nella gestione quotidiana della vita associativa».
Fabio Sgroi
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