sabato 25 Ottobre 2025

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REVOCHE UNILATERALI DA PARTE DELLE COMPAGNIE NEI CONFRONTI DEGLI AGENTI: LO SNA SCRIVE ALL’ANIA

Il Sindacato nazionale agenti e il comitato dei gruppi agenti collegato hanno fatto sentire la propria voce presso l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, invitandola a dissuadere le compagnie dal proseguire con questi comportamenti. Il riferimento è alle revoche motivate esclusivamente «da un ipotetico andamento tecnico negativo delle agenzie».

Una lettera inviata all’Ania per segnalare «l’esercizio, da parte di diverse imprese, di revoche unilaterali motivate esclusivamente da un ipotetico andamento tecnico negativo delle agenzie interessate». L’iniziativa è dello Sna e la missiva è a firma di Claudio Demozzi, presidente del sindacato nazionale agenti, e di Dario Piana, presidente del comitato dei gruppi aziendali agenti in seno allo Sna, che così hanno voluto dare seguito alle continue segnalazioni che arrivano dagli associati Sna.

Demozzi e Piana hanno ricordato come il risultato tecnico della gestione assicurativa continui a essere «frutto di scelte e attività di pressoché esclusiva competenza delle imprese, solo in minima parte influenzabili dall’attenzione/selezione dei rischi in fase acquisitiva agenziale. L’offerta prevalente di polizze standard interamente predisposte dalle imprese, sia dal punto di vista formale che tariffario, l’assenza in larga misura di ogni reale autonomia assuntiva degli agenti, sottoposti al vaglio preventivo degli uffici tecnici direzionali su ogni rischio fuori standard, il controllo diretto e totale delle imprese sull’intero processo liquidativo, impediscono di fatto di imputare all’attività agenziale il risultato tecnico del portafoglio».

Malgrado ciò, proseguono Demozzi e Piana, si continua ad assistere a un «improprio trasferimento del rischio d’impresa dalle compagnie alla rete distributiva. Prima attraverso il proliferare di sistemi di remunerazione variabili che collegano le competenze provvigionali degli agenti all’andamento tecnico. Più recentemente, mediante provvedimenti unilaterali di forte contenimento e di blocco delle attività assuntive agenziali, fino alla risoluzione del rapporto di mandato per andamento tecnico non gradito alle imprese. Motivazione, quest’ultima, che non costituisce e non può costituire giustificato motivo per il recesso dal rapporto professionale agenziale. Trattasi di pratiche anomale, inaccettabili ed estranee al rapporto agenziale assicurativo propriamente detto, nonché potenzialmente distorsive del naturale sviluppo del mercato perché in grado di indurre comportamenti altrettanto anomali sul fronte distributivo, con possibili ripercussioni, negative, sui consumatori».

Il Sindacato nazionale agenti «intende denunciare e contrastare in ogni modo e in tutte le opportune sedi queste prassi che si stanno diffondendo in modo preoccupante» e si augura che la stessa Ania si adoperi per quanto di proprio interesse e competenza «nel dissuadere le imprese dal proseguire con questi comportamenti».

Fabio Sgroi

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