lunedì 13 Ottobre 2025

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SALVATORE ROSSI E QUEL SUO DESIDERIO DI INSEGNARE ANCHE L’ASSICURAZIONE

Dopo avere annunciato il suo addio alle posizioni di vertice in Banca d’Italia e Ivass, al manager piacerebbe…   

Salvatore Rossi

«Sono stati anni per me molto belli e pieni, nonostante le difficoltà e le turbolenze attraversate. Mi sono adoperato per far sì che la Banca d’Italia mantenesse la sua natura di istituzione al servizio dell’interesse pubblico, ma che cambiasse quando e dove necessario e che l’Ivass compiesse la transizione rispetto all’assetto precedente e si rilanciasse all’esterno». Con queste parole Salvatore Rossi ha annunciato la fine della sua esperienza ai vertici di Banca d’Italia (direttore generale) e dell’Ivass (presidente) entro la scadenza naturale del prossimo 9 maggio.

Rossi lascia dopo quasi 43 anni di un percorso professionale tutto avvenuto all’interno della Banca e poi anche dell’Ivass. «Confido che dopo il ciclo ora in chiusura possa aprirsene un altro», ha auspicato Rossi in un messaggio inviato ai colleghi. «La mia contentezza, il mio orgoglio, è di essere appartenuto a due Istituzioni in cui i principi della competenza, della serietà, dell’onestà, del senso di servizio pubblico, sono stati tenuti nella massima considerazione. È un patrimonio che mi porterò dietro dovunque vada e qualunque cosa faccia».

Già, cosa farà Rossi? Non ha nascosto che gli piacerebbe «trasmettere quello che ha imparato finora a quante più persone possibile, di ogni età e condizione culturale, attraverso strumenti come l’insegnamento, libri e articoli, interventi sui media. Ovviamente nel mio stile, che si sforza di essere non accademico e comprensibile. Vedremo».

Fabio Sgroi

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