sabato 25 Ottobre 2025

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CCNL DIPENDENTI DELLE AGENZIE: IL COMMENTO DI SNA SULL’INIZIATIVA DEL PARLAMENTARE BIGNAMI CONTRO ANAPA

Presentata una interrogazione parlamentare «che ipotizza una carenza di rappresentatività dell’associazione che ha sottoscritto il Ccnl con la Triplice».
 
La sede dello Sna a Milano

«Al termine di questi approfondimenti, per Anapa potrebbe forse aprirsi la strada dello scioglimento? Almeno sul piano del Ccnl questo certamente ridarebbe la dovuta serenità agli agenti». Così Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, ha commentato l’interrogazione parlamentare presentata da Galeazzo Bignami (Forza Italia), «che ipotizza una carenza di rappresentatività dell’associazione che ha sottoscritto il Ccnl con la Triplice», si legge in un comunicato stampa diramato dallo Sna.

«Le sentenze di Genova e Forlì che, in controtendenza rispetto alla lunga serie di vittorie ottenute fin dalla sottoscrizione del Ccnl Sna/Confsal del 2014, hanno condannato in primo grado un agente a pagare delle differenze contributive Inps», si legge nella nota, «hanno giustamente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori e della politica. Dopo l’interrogazione parlamentare del sen. Andrea de Bertoldi presentata la scorsa settimana al Senato della Repubblica e indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, è ora la volta dell’analoga iniziativa parlamentare assunta dal noto esponente di Forza Italia On. avv. Galeazzo Bignami».

L’interrogazione di Bignami «sposta l’attenzione sulla rappresentatività di Anapa, ovvero dell’associazione datoriale con la quale Fisac/Cgil, First/Cisl e Uilca hanno inteso formalizzare il  Ccnl Anapa/Triplice e che potrebbe risultare carente sotto l’essenziale aspetto dei numeri, della struttura territoriale (che è pressochè inesistente), del bilancio, delle vertenze instaurate (nessuna?). Tutti elementi, questi,  che in genere vengono utilizzati quali unità di misura per la valutazione dell’effettiva esistenza e consistenza delle sigle sindacali, datoriali e dei lavoratori».

Fabio Sgroi

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