Numeri in crescita per il gruppo di via Stalingrado. L’utile netto è stato pari a 628 milioni, mentre la raccolta diretta assicurativa, al netto di Popolare Vita, è aumentata del 5,7% (danni a +1,1%, vita a +15,4%).
Unipol Gruppo spa ha reso noti i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2018 (quelli definitivi saranno esaminati dal consiglio di amministrazione il prossimo 14 marzo). L’utile netto consolidato è stato pari a 628 milioni di euro e include la plusvalenza di 309 milioni di euro generata dalla cessione della partecipazione di UnipolSai Assicurazioni in Popolare Vita e la minusvalenza pari a 338 milioni di euro derivante dalla deliberata cessione della partecipazione detenuta in Unipol Banca a Bper Banca.
Nell’esercizio 2017 il gruppo aveva segnato una perdita di 169 milioni di euro, dovuta agli effetti economici conseguenti al piano di ristrutturazione del comparto bancario per 824 milioni di euro, al netto delle imposte. Escludendo nei due periodi in esame gli effetti di queste componenti non ricorrenti e ricalcolando i risultati economici consolidati a perimetro omogeneo, il risultato netto consolidato del 2018 si attesterebbe a 645 milioni di euro, rispetto ai 598 milioni del 2017.
Il risultato consolidato ante imposte del comparto assicurativo è stato pari a 1,35 miliardi di euro (+33,1% rispetto al 2017). A questo risultato hanno contribuito il settore danni per 730 milioni di euro (687 milioni nel 2017) e il settore vita per 621 milioni di euro (328 milioni nel 2017).
La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 12,35 miliardi di euro (+0,5%). A perimetro omogeneo (cioè escludendo i valori apportati da Popolare Vita e The Lawrence Life), la raccolta del gruppo è risultata pari a 12,24 miliardi di euro (+5,7%).
DANNI – La raccolta diretta di Unipol Gruppo nei danni è stata pari a 7,95 miliardi di euro (+1,1%). Quella dei premi auto si è attestata a 4,18 miliardi di euro (+0,3%), mentre la raccolta nel non auto ha toccato quota 3,77 miliardi di euro (+2%), grazie alla crescita del comparto salute e del business retail.
Sul versante della sinistralità, proprio il non auto nel 2018 è stato interessato «da una cospicua presenza di sinistri da eventi atmosferici e di sinistri di importo rilevante recuperati, in misura più consistente rispetto all’anno precedente, dalle coperture riassicurative», si legge in una nota.
In questo contesto, al 31 dicembre 2018 il Gruppo Unipol ha registrato un combined ratio del 94,2% (94,4% lavoro diretto), rispetto al 96,4% del 2017 (95,1% lavoro diretto). Il loss ratio (rapporto fra sinistri diretti di competenza più altri oneri tecnici e premi diretti di competenza) si è attestato al 66,8% (69% al 31 dicembre 2017). L’expense ratio (rapporto tra spese di gestione e premi diretti contabilizzati) è stato pari al 27,4% (in linea con il passato esercizio). Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 730 milioni di euro (687 milioni nel 2017).
VITA – Nel comparto vita, il gruppo Unipol ha registrato una crescita di fatturato raggiungendo, a perimetro omogeneo, una raccolta diretta pari a 4,29 miliardi di euro (+15,4%) trainata dal comparto bancassurance dopo il rinnovo degli accordi di distribuzione di Arca Vita con le principali banche collocatrici. Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 621 milioni di euro (328 milioni nel 2017). Il risultato normalizzato e a perimetro omogeneo è stato pari a 299 milioni di euro, contro i 248 milioni di euro al 31 dicembre 2017.
COMPARTO BANCARIO E UNIPOLREC – L’andamento di Unipol Banca, con la controllata Finitalia, è stato caratterizzato da una raccolta diretta che si è attestata a 10,1 miliardi di euro, rispetto ai 12 miliardi del 2017. La riduzione «è riconducibile a una minore raccolta infragruppo e da clientela istituzionale e al rimborso di notes derivanti da operazioni di cartolarizzazione». Gli impieghi verso la clientela sono ammontati a 7 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 7,9 miliardi del 2017. Il coverage ratio dei crediti deteriorati è stato pari al 72% per le sofferenze e al 46% per gli unlikely to pay. Il risultato ante imposte del comparto bancario è stato positivo per 43 milioni di euro, contro i 16 milioni di euro dell’esercizio precedente.
UnipolReC ha chiuso l’esercizio 2018, primo anno di attività, con un risultato netto positivo per 6,9 milioni di euro. L’ammontare del portafoglio crediti deteriorati lordi è diminuito di 311 milioni di euro (10% dello stock) a fronte di incassi per 95 milioni, con un recovery ratio del 31%.
SETTORE HOLDING E ALTRE ATTIVITÀ – Il risultato ante imposte del settore Holding e Altre attività è stato pari a -166 milioni di euro (-207 milioni nel 2017).
GESTIONE FINANZIARIA E SITUAZIONE PATRIMONIALE – Per quanto riguarda la gestione degli investimenti finanziari, la redditività lorda del portafoglio del gruppo ha mantenuto pari al 3,8% degli asset investiti (3,7% nel 2017), di cui il 3,3% relativo alla componente di cedole e dividendi. Il patrimonio netto consolidato è ammontato, al 31 dicembre 2018, a 6,32 miliardi di euro (7,45 miliardi al 31 dicembre 2017), di cui 5,03 miliardi di euro di pertinenza del gruppo.
L’indice di solvibilità di gruppo ha visto un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 163%, rispetto al 166% del 31 dicembre 2017. Unipol Gruppo ipotizza la distribuzione di un dividendo pari a 0,18 euro per ogni azione ordinaria. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA