L’istituto di vigilanza ha comminato una multa complessiva di 76.000 euro, la somma degli importi riconducibili a sette ordinanze.
Nel bollettino Ivass dello scorso mese di settembre, la compagnia più colpita in termini di sanzioni pecuniarie (la somma degli importi delle 7 ordinanze) è stata Cattolica Assicurazioni. La multa complessiva per la società con sede a Verona è stata pari a 76.000 euro.
In particolare, le infrazioni commesse hanno riguardato gli articoli 134 (attestazione sullo stato di rischio), comma 2 (il regolamento può prevedere l’obbligo, a carico delle imprese di assicurazione, di inserimento delle informazioni riportate sull’attestato di rischio in una banca dati elettronica detenuta da enti pubblici ovvero, qualora già esistente, da enti privati, al fine di consentire adeguati controlli nell’assunzione dei contratti di assicurazione di cui all’articolo 122, comma 1; in ogni caso l’Isvap ha accesso gratuito alla banca dati contenente le informazioni sull’attestazione) del Codice delle assicurazioni (Cap) e 5 (alimentazione, consultazione e funzionamento della Banca dati degli attestati di rischio), comma 2 (le informazioni relative all’ultimo attestato di rischio valido sono rese disponibili nella banca dati almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto), del regolamento Ivass 9/2015 e provvedimento Ivass 35/2015; gli articoli 135 (banca dati sinistri) del Cap, 6 e 7, comma 1, del regolamento Ivass 23/2016 (recante la disciplina della banca dati sinistri) e provvedimento Isvap 2826/2010; gli articoli 141 (risarcimento del terzo trasportato) e 148 (procedura di risarcimento) del Cap; gli articoli 149 (procedura di risarcimento diretto) e 150 (disciplina del sistema di risarcimento diretto) del Cap e 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 254/2006 (regolamento recante la disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale a norma dell’articolo 150 del Cap).
Entrando nel dettaglio, Cattolica è stata multata per la tardiva trasmissione alla banca dati Sita-Atrc di una serie di attestati di rischio (54 per il bimestre luglio-agosto 2016, 884 per il bimestre settembre-ottobre 2016, 559 per il bimestre novembre-dicembre 2016 e 14.569 per il bimestre novembre-dicembre 2016); per incompletezza e/o erroneità di 3 comunicazioni trasmesse alla banca dati sinistri Rc auto nel periodo 22 maggio – 16 luglio 2017; per mancato rispetto, per un sinistro del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento al danneggiato; per mancato rispetto, per un sinistro del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento al danneggiato; per mancato rispetto, per un sinistro del ramo Rc auto, dei termini per la comunicazione dei motivi di diniego dell’offerta di risarcimento al danneggiato; per il mancato rispetto, per due sinistri del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento diretto al danneggiato ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego della stessa. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA