sabato 25 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

COSTRUIRE UNA POLIZZA CYBER? FERMA PUBBLICA UNA GUIDA

Il documento ha l’obiettivo di supportare gli insurance buyer nel dialogo con assicuratori e broker.   

Una guida pensata per supportare gli insurance buyer nel dialogo con assicuratori e broker; la prima nel suo genere a proporre un modus operandi che coinvolge tutte le parti in causa nel processo sottoscrittivo (compagnie, intermediari, aziende). È il report Prepararsi per la Cyber Insurance, una fotografia sullo stato delle polizze cyber a livello europeo e uno strumento per le aziende nel definire gli obiettivi nel processo di assicurazione di questi rischi.

Pubblicato da Ferma (Federation of european risk management associations), che riunisce risk e insurance manager a livello europeo e di cui Anra è il membro per l’Italia, in collaborazione con Bipar (International bureau of insurance and reinsurance producers, che raggruppa gli intermediari di assicurazione di diversi paesi europei) e Insurance Europe, lo studio è stato redatto da un gruppo di esperti del settore assicurativo e aziendale e prende le mosse dai dati della società di consulenza EY, secondo cui solo il 35% delle aziende ha un’assicurazione contro il rischio cyber «veramente efficace e calibrata» sulle reali esigenze.

Il modello proposto, si legge in una nota, si articola nello specifico in due momenti: il primo sottolinea come la cyber security «sia una questione interfunzionale, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda. Vale a dire che l’insurance manager, per quanto faticoso questo processo possa essere, deve necessariamente coinvolgere nella fase di analisi dei requisiti di polizza un gran numero di funzioni: dal finance, per capire come e quanto i rischi informatici impattano sul business, al legal, per comprendere i possibili risvolti giuridici, anche alla luce delle nuove norme, fino alle risorse umane, dal momento che gli errori del personale sono responsabili di molti attacchi cyber, e ovviamente al reparto It, per accertarsi di avere adeguate tecnologie e filtri difensivi».

Il secondo modello riguarda la valutazione della polizza cyber, che secondo il report dovrebbe basarsi sul punteggio ottenuto in quattro aree: prevenzione, assistenza, operations e liability, ponderabili in base a una checklist da utilizzare nel dialogo con l’assicuratore. Questo modello nasce con l’obiettivo di «aiutare tutte le parti in gioco: gli insurance/risk manager e gli insurance buyer riusciranno a valutare più efficacemente le esigenze della propria azienda, gli assicuratori riceveranno informazioni più precise e tecniche sul rischio da coprire e sulle misure di prevenzione e protezione messe in atto, gli intermediari potranno basare la loro ricerca e contrattazione su informazioni più chiare e puntuali».

Ferma, inoltre, crede in un dialogo più forte e nello scambio di informazioni trasparenti tra le parti in gioco, piuttosto che altre regolamentazioni e lungaggini burocratiche. (fs)

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