Nasce una polizza ad hoc per assicurare i rischi di calamità naturale in Italia. Interessate in tutto circa 25.800 strutture.
Proteggere dai rischi catastrofali tutte le 25.796 parrocchie delle 225 diocesi italiane. Da un accordo siglato fra Cattolica Assicurazioni e la Conferenza episcopale italiana (Cei) nasce una polizza assicurativa proprio con questo obiettivo.
Il complesso delle opere edili delle parrocchie (chiesa, canonica intercomunicante e campanile) sarà coperto dai rischi terremoto, alluvione e inondazione in modo uniforme e omogeneo su tutto il territorio italiano.
Secondo quanto si legge in una nota di Cattolica, si tratta «del primo schema nazionale contro i rischi di calamità naturale mai stipulato, a conferma dell’impegno della compagnia su un tema critico della più stretta attualità e, in questo caso, verso il mondo religioso italiano».
Il gruppo Cattolica Assicurazioni, già presente con una quota «molto elevata» di mercato nel settore degli enti religiosi, rafforza così il proprio posizionamento distintivo. La definizione di una copertura di questa portata ha richiesto «un lavoro di analisi per la definizione corretta del rischio e ha coinvolto i principali player della riassicurazione mondiale». In caso di calamità, Cattolica Assicurazioni attiverà il suo corpo peritale specializzato, mettendo a disposizione i fondi per la ricostruzione.
L’idea di assicurare tutte le parrocchie italiane contro le catastrofi naturali è nata all’indomani degli eventi sismici che nel 2016 hanno colpito il centro Italia, provocando il crollo di numerosi edifici religiosi; solo a seguito dell’ultimo terremoto tra Umbria e Marche, le chiese danneggiate sono state più di mille, un terzo delle quali è tuttora inagibile. (fs)
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