Il presidente dell’Ivass pone l’accento sulle importanti novità che saranno introdotte con la nuova direttiva europea sulla distribuzione. E sul nuovo sistema sanzionatorio dice…
«La Idd? Richiede un cambio radicale di “forma mentis”». Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, ne è convinto e nelle sue considerazioni rilasciate due giorni fa in occasione della presentazione della relazione sull’attività svolta dall’istituto di vigilanza nel 2017 ha voluto rimarcare l’impatto significativo che la Insurance distribution directive avrà anche sul mondo dell’intermediazione assicurativa.
La direttiva europea sulla distribuzione assicurativa è stata emanata ormai due anni e mezzo fa ed è stata recepita nell’ordinamento italiano il 21 maggio scorso. L’Ivass ha avviato pochi giorni dopo, l’8 giugno, la pubblica consultazione sui suoi regolamenti attuativi (il termine entro il quale potranno essere forniti commenti alle norme in consultazione è stato fissato al prossimo 9 luglio).
«Abbiamo anticipato di qualche giorno l’inizio della consultazione, rispetto alla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto di recepimento, al fine di non comprimere il tempo assegnato agli operatori per partecipare alla discussione e poi per adeguarsi alle norme infine emanate, considerato che la scadenza fissata a livello europeo per l’applicazione delle nuove norme è il prossimo 1° ottobre», ha affermato Rossi nel suo intervento. «Si tratta del secondo grande intervento di revisione della normativa europea in campo assicurativo dopo Solvency II. Vengono ridisegnate le modalità di creazione e distribuzione dei prodotti assicurativi, per soddisfare meglio le esigenze di informazione e di tutela degli assicurati, rendendo al tempo stesso più robusto ed efficiente il mercato». La direttiva «lascia il preesistente quadro normativo immutato nelle sue linee principali, ma delinea gli strumenti (ad esempio, la Product oversight governance, Pog) per garantire un’adesione profonda degli operatori al principio di adeguatezza e di correttezza nelle condotte di mercato».
Il presidente dell’Ivass ha ricordato, fra l’altro, alcune delle novità che apporterà la Idd, come per esempio l’introduzione di un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie anche in ambito assicurativo, come già avviene nei settori bancario e finanziario, «dove Abf e Acf, incardinati rispettivamente presso la Banca d’Italia e la Consob, stanno dando buona prova», ha detto. L’arbitro assicurativo sarà istituito presso l’Ivass. Rossi si è detto sicuro che «quando non si pongono problemi di stima del danno offrirà ad assicurati, compagnie e intermediari un’alternativa rapida ed economica al ricorso a un giudice, con l’effetto non secondario di deflazionare il contenzioso: ce ne aspettiamo tra l’altro un abbassamento dei premi richiesti agli assicurati».

SANZIONI – Ma il numero uno dell’istituto di vigilanza ha parlato anche di sanzioni, il cui sistema da tempo viene definito dalla stessa Ivass «obsoleto e meritevole di revisione». Per Rossi «è complesso, produce un’inflazione di sanzioni spesso non dissuasive. La legge di recepimento della Idd è intervenuta anche su questa materia, innanzitutto disciplinando le sanzioni relative alla distribuzione dei prodotti assicurativi, ma poi ridisegnando, anche su nostro stimolo, l’intero sistema». E ha ricordato le principali novità: «viene mutuato dalla disciplina bancaria il principio della rilevanza della violazione; è prevista la sanzionabilità diretta anche di persone fisiche in presenza di specifici presupposti; vengono introdotti limiti edittali particolarmente elevati, anche parametrati al fatturato, e nuovi criteri per la graduazione delle sanzioni; per la prima volta si prevedono misure sanzionatorie di carattere non pecuniario, come l’interdizione temporanea e l’ordine di porre termine alle violazioni; per gli intermediari assicurativi viene superato l’attuale doppio binario sanzionatorio, pecuniario e disciplinare, per la medesima fattispecie, prevedendo un unico procedimento. Infine, possiamo ora sanzionare con un unico importante atto più violazioni della stessa natura e commesse in un determinato arco temporale da uno stesso soggetto, anziché aprire tanti piccoli procedimenti».
ORIA – Infine un riferimento all’Oria, l’organismo che si occuperà della tenuta dell’albo dei 226.000 intermediari assicurativi: agenti, broker e loro collaboratori. «La legge di recepimento della Idd l’ha finalmente previsto», ha evidenziato Rossi. «L’Ivass ha sempre guardato con favore alla scelta di demandare i compiti di registrazione degli intermediari a un organismo apposito, fermi restando i propri poteri di vigilanza e sanzionatori. Potremo ora meglio concentrarci sui compiti, molto accresciuti, di vigilanza sulla distribuzione di prodotti assicurativi che la legge ci assegna».
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA