La nuova intesa amplia il precedente perimetro di applicazione in termini di aziende coinvolte, di piazze e di numero complessivo di lavoratori interessati.  

È stato firmato il rinnovo dell’accordo fra Generali e le OO.SS. sullo smart working che va ad ampliare il precedente perimetro di applicazione sia in termini di aziende coinvolte, sia di piazze (si aggiungono Mogliano Veneto,  nella foto, Torino e Trieste), sia di numero complessivo di lavoratori interessati.

È quanto reso noto dai coordinamenti nazionali delle Rappresentanze sindacali aziendali First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Fna e Snfia del Gruppo Generali. «Il nuovo accordo», si legge in una nota, «riprende tutte le tutele garantite nei precedenti accordi salvaguardando sempre la volontarietà nell’adesione».

Con l’accordo sindacale del 7 ottobre 2016 era stata disciplinata la sperimentazione dello smartworking per un periodo di 6 mesi per Generali Italia e Generali Business Solutions relativamente ad alcune strutture del Polo di Milano; per Assicurazioni Generali/Milano era stata attivata, nell’ambito dello stesso accordo, una sperimentazione per 6 mesi (con termine ad agosto 2017). A giugno del 2017 l’accordo era stato prorogato al 31 ottobre 2017 e, in seguito, il Gruppo Generali aveva stabilito di proseguire la sperimentazione, fino al 30 giugno 2018.

In relazione all’esito positivo delle varie fasi di sperimentazione e alla volontà del Gruppo Generali di proseguirla ed estenderla ulteriormente, in particolare su Milano (in relazione anche al trasferimento presso la Torre Hadid), sulle piazze di Torino e Mogliano Veneto per Generali Italia e Gbs, di Trieste per Assicurazioni Generali, e con il coinvolgimento di altre società del gruppo interessate, si è giunti a un ulteriore rinnovo, con scadenza 30 novembre 2019. (fs)

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