Due siti vendevano in rete polizze contraffatte con il logo della compagnia diretta di Axa, estranea ai fatti. Segnalati dall’Ivass come irregolari.

Quixa, marchio commerciale di Axa Global Direct Seguros y Reaseguros S.A.U. rappresentanza generale per l’Italia, è finita nel mirino dei truffatori. Sono due i casi segnalati dall’Ivass nel giro di pochi giorni l’uno dall’altro.
Il primo riguarda la commercializzazione di polizze Rc auto contraffatte, anche aventi durata temporanea, apparentemente emesse appunto da Quixa, per il tramite del sito internet www.quixass.com (off line dal 14 maggio scorso con la scritta sito web in manutenzione), che non è riconducibile ad alcun intermediario iscritto nel Rui. Al riguardo, Quixa ha confermato di non offrire sul mercato coperture assicurative Rc auto di durata temporanea, di non avere rapporti di collaborazione con Quixass e che, a seguito della dematerializzazione del contrassegno introdotta dall’articolo 31 del decreto Liberalizzazioni del 2012, tutte le polizze Rc auto emesse dall’impresa sono prive di contrassegno di assicurazione.
Nel secondo caso, l’istituto di vigilanza ha segnalato la promozione di polizze, anche aventi durata temporanea, per il tramite del sito internet www.assicurazioniquixa.it (ora off line) che non riporta i dati identificativi di un intermediario regolarmene iscritto nel Rui. Anche in questa circostanza, Quixa ha confermato di non offrire sul mercato coperture assicurative Rc auto di durata temporanea, dichiarando la propria totale estraneità alle attività svolte tramite questo sito.
A seguito delle verifiche espletate, l’Ivass ha accertato che l’attività di intermediazione assicurativa svolta attraverso questi due siti è irregolare e, conseguentemente, ne ha chiesto l’oscuramento alle autorità competenti. (fs)
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