Per il riconfermato presidente dell’Associazione Agenti UnipolSai la categoria agenziale si trova di fronte a “una svolta”. E l’obiettivo è accompagnare gli iscritti nel percorso di cambiamento. E a proposito del rapporto con la mandante, con le altre rappresentanze agenziali di UnipolSai, con Sna e con Anapa, dice…

Più di 15 anni spesi al servizio dell’Associazione agenti Unipol (Aau) prima e UnipolSai dopo: dal 2002 al 2005 come componente, dal 2005 al 2013 in qualità di vice presidente e dal 2013 come presidente. Un impegno che, per il momento, andrà avanti, visto che Enzo Sivori, qualche giorno fa, nell’ambito della 18esima assemblea generale congressuale del gruppo agenti che si è tenuta a Genova, è stato confermato nella carica di presidente per altri tre anni.
Che significato assume, per l’agente ligure, 56 anni, questa riconferma? «È una grande soddisfazione e una dimostrazione anche di affetto», dice Sivori a Tuttointermediari.it, «tanto è vero che il congresso si è chiuso con una mia mozione di sentimenti verso l’associazione, che ha commosso un po’ tutti, compreso il sottoscritto, scatenando più di una standing ovation. Sento un grande senso di appartenenza a questa associazione e un grande senso di unità con tutti coloro che in questi anni hanno deciso di aderire all’Aau e partecipano con questo spirito unitario che da sempre ci contraddistingue».
L’associazione oggi conta oltre 500 agenzie iscritte (a fine 2013 erano quasi 400). Sivori, in questa intervista, parla dei programmi futuri del gruppo e del rapporto non solo con la mandante, ma anche con le altre rappresentanze agenziali di UnipolSai e con i sindacati/associazioni di categoria. Ed ecco che cosa è emerso.
Domanda. Come è andata l’assemblea di Genova?
Risposta. Molto bene. L’evento, a cui hanno partecipato circa 500 agenti (circa 400 le presenze fisiche, più un centinaio di deleghe, ndr) ha rappresentato un momento di ripartenza per il nostro gruppo agenti. Abbiamo ricompattato la squadra in previsione di questi prossimi 2-3 anni che ho definito di “svolta”, in quanto l’entrata in vigore della nuova direttiva europea sulla distribuzione assicurativa (Idd) genererà ulteriori evoluzioni; è necessario, quindi, che tutta quanta la nostra associazione, nei suoi organismi dirigenti, si metta a disposizione degli iscritti per agevolare i percorsi che dovranno fare per mantenere le loro agenzie adeguate ai tempi.

D. Quali sono, in sintesi, i punti più importanti del nuovo programma?
R. L’obiettivo è quello di fare due gradini in più rispetto a tutti i passi avanti che abbiamo fatto in questi ultimi 16 anni di amministrazione nostra come gruppo dirigente. Noi mettiamo già a disposizione degli iscritti i supporti e gli strumenti per essere in grado di affrontare autonomamente le sfide del mercato; oltre a questo vogliamo predisporre la giunta, gli organismi dirigenti e le società complementari Uniarea e Uni.Co. Sistema per accompagnare gli iscritti nei percorsi che vorranno fare per affrontare in maniera strutturata ed efficace il nuovo ruolo di gestori della relazione complessiva con il cliente. Abbiamo avuto modo di analizzare l’Idd e abbiamo visto che se gli agenti vorranno adeguare le loro strutture alle nuove esigenze dovranno innanzitutto farle crescere dimensionalmente e fare in modo che siano in grado di presidiare il processo assicurativo: dall’assunzione alla gestione del contratto, all’esecuzione e al post vendita cosi come del resto vuole la Idd. In altre parole il messaggio è: dobbiamo predisporci per essere in grado di prendere per mano gli iscritti e accompagnarli nei percorsi che vorranno fare per strutturarsi in modo adeguato per affrontare il futuro. Del resto il titolo dell’evento di Genova era “Storia, Cambiamento, Futuro”. L’altro gradino da scalare è quello del rinnovamento. Abbiamo festeggiato i nostri 50 anni di storia evidenziando quanto sia stato importante rimanere insieme, ma ora è arrivato il momento di creare forzosamente una prospettiva di ricambio dell’associazione e quindi abbiamo votato la creazione di due strutture di supporto: la giunta giovani e il centro studi.
D. Chi guiderà queste due strutture?
R. Si tratta di strutture sperimentali e quindi il mandato di individuare sia la loro composizione, sia l’organizzazione, è stato affidato alla giunta esecutiva dell’Aau. Definiremo il tutto nell’arco di un mese.
D. La nuova giunta esecutiva è stata riconfermata e ha aumentato anche il numero dei componenti…
R. La giunta esecutiva è stata consolidata con l’inserimento di ulteriori quattro componenti: Francesco Saporito, che faceva parte della presidenza in quanto ex membro del consiglio di amministrazione di Unipol, Roberto Pietramala, ex presidente del Gruppo aziendale agenti Navale (Gaan), che era stato inserito nella presidenza in seguito alla fusione con l’Aau, Marco Bompani, anche lui ex Gaan, e Giuseppe Gazzano, che era membro di staff e responsabile della formazione dell’Aau.
D. Rapporto con la mandante UnipolSai: avete già dichiarato che continuerete a portare avanti il modello di relazione basato su progettualità e proposte per consolidare una collaborazione che dia impulso alla ricerca di soluzioni condivise con l’impresa…
R. Sì. Adottare una strategia di collaborazione e partnership non significa non avere un rapporto dialettico. Quello che importa è avere un approccio propositivo in modo da dare impulso a un miglioramento complessivo del supporto che la compagnia offre alle strutture agenziali.
D. Cosa ha chiesto in particolare Aau alla mandante?
R. L’associazione ha fatto un ragionamento di prospettiva. La mia relazione, in particolare, è partita da un’analisi di quelli che sono stati gli stravolgimenti normativi, regolamentari, economici e competitivi a cui abbiamo assistito in questi ultimi 15 anni, analizzando le ulteriori evoluzioni che saranno indotte dalla idd e le prospettive economiche. Alla compagnia ho sottolineato come, nei paesi industrializzati, la difficoltà economica sia destinata a permanere, cosi come del resto la tensione competitiva nel nostro settore in questi anni si consoliderà. Quindi ho invitato la compagnia a fare in modo che le evoluzioni organizzative e di struttura siano indirizzate a fare in modo che gli agenti possano svolgere in maniera positiva il ruolo che la idd sembra riconoscere loro. Una evoluzione che sia in grado di garantirci di svolgere efficacemente la nostra attività di consulenza e supporto di soddisfacimento dei bisogni dei clienti in tutti i momenti del processo assicurativo. E quindi prevedere da una parte delle autonomie funzionali e assuntive, e dall’altra una capacità di darci risposte e conoscenza dei fenomeni in maniera tempestiva e trasparente.
D. Nel corso dei lavori di Genova avete avuto modo di fare il punto sugli effetti del nuovo Patto UnipolSai 2.0?
R. È ancora presto. Credo che riusciremo a farlo tra uno-due mesi, quando cioè i dati si saranno consolidati. Sappiamo già, però, che dalle prime proiezioni sui dati e da come si è dipanata la trattativa che mentre il Patto 1.0 aveva come filosofia il presidio della qualità tecnica del lavoro e quindi della variabile tecnica, il nuovo accordo punta sulla promozione dello sviluppo del portafoglio. Inoltre, con il nuovo accordo abbiamo cercato di migliorare la parte fissa, sacrificando un po’ quella variabile, e questo perché, in prospettiva, si prevede un deterioramento dei rapporti tecnici.
D. Sul piano politico – sindacale continuerete ad andare avanti da soli, dopo le esperienze in Sna e Anapa?
R. Noi manteniamo un atteggiamento sempre laico rispetto alle organizzazioni generaliste, lasciando a ogni iscritto all’Aau la libertà di scelta. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, cioè l’unificazione dei sindacati di categoria; le strategie, quindi, che andremo a individuare insieme ai nuovi organismi direttivi del gruppo agenti, non appena saranno nominati, saranno orientate al raggiungimento di questa unità. Se Sna e Anapa lo vorranno, continueremo a dialogare con loro per fare in modo che ci sia in futuro la possibilità prospettica di un unico sindacato.
D. È da escludere un rientro di Aau in Anapa o in Sna?
R. No, non è da escludere. Noi ci siamo allontanati da entrambe a seguito di un momento di riflessione, continuando a lanciare dei messaggi attraverso gli iscritti a questi sindacati. Tenga conto che ci sono iscritti Aau che fanno parte degli organi esecutivi dello Sna e anche di Anapa. Nel momento in cui si formeranno i nuovi organismi dirigenti di Aau è chiaro che una discussione su quale attività fare rispetto ai due sindacati generalisti ci sarà. Si deciderà se è utile partecipare o continuare a dare un impulso esterno attraverso i nostri singoli iscritti.
D. Come intende porsi Aau nei confronti degli altri gruppi aziendali agenti di UnipolSai?
R. Questo è un argomento di cui si è dibattuto e che fa parte degli obiettivi che ci siamo dati nella missione congressuale. Aau continuerà a mirare a una semplificazione delle rappresentanze agenziali in seno a UnipolSai. Nonostante tutte le difficoltà che ci sono state nelle relazioni in questi anni e semplificazioni che non sono andate in porto, il nostro bilancio nei rapporti con gli altri gruppi è positivo. Abbiamo progredito nelle relazioni, siamo riusciti a conoscerci meglio e a raggiungere insieme obiettivi importanti. Credo che occorra insistere nel prossimo futuro e dare un’accelerata alla semplificazione delle rappresentanze riducendo il numero dei gruppi agenti. Noi dialogheremo con coloro che saranno disponibili a parlare.
D. A oggi c’è qualche gruppo con cui state dialogando in maniera importante?
R. Al momento stiamo parlando in maniera uguale con tutti i gruppi; non ci sono, però, prospettive di armonizzazione…Per ragioni storiche, nel corso di questi anni si è creata una dorsale divisionale: i gruppi della divisione Unipol, cioè noi e Ius Associati, hanno problematiche comuni. Dall’altro lato, i gruppi ex Fonsai sono molto vicini e molto spesso nelle riunioni tecniche e negli uffici di presidenza assumono posizioni univoche tra loro. Si tratta di una omogeneità divisionale, più che politica.
D. Il mandato che le è stato dato durerà tre anni?
R. Lo statuto dice così, ma in realtà nella mozione congressuale l’assemblea ha dato mandato al consiglio direttivo di valutare, nel caso in cui si dovesse arrivare nelle vicinanze del rinnovo del Patto UnipolSai 2.0, se non sia utile farlo scadere con il termine della trattativa sul nuovo accordo.
Fabio Sgroi
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