domenica 07 Settembre 2025

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GRUPPO UNIPOL: UTILE NETTO ANCORA IN BALIA DELLA RISTRUTTURAZIONE BANCARIA

Resi noti i risultati preliminari consolidati relativi all’esercizio 2017: utile in rosso per 169 milioni di euro, raccolta assicurativa diretta a 12,3 miliardi di euro (danni a +0,7%, vita a -36,8%).
 

Unipol Gruppo spa ha reso noti i risultati preliminari consolidati riferiti all’esercizio 2017, risultati che saranno esaminati dal consiglio di amministrazione in occasione della riunione prevista per il prossimo 22 marzo.

Escludendo gli effetti one-off relativi al piano di ristrutturazione del comparto bancario, il gruppo ha registrato un utile netto consolidato pari a 655 milioni di euro, in crescita rispetto ai 535 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il piano di ristrutturazione ha determinato un effetto economico negativo per 824 milioni di euro sul risultato netto consolidato del gruppo Unipol, che dunque è stato di -169 milioni di euro.

Il risultato consolidato ante imposte del comparto assicurativo è stato pari a 1,01 miliardi di euro (+19,4% rispetto al 2016). A questo risultato hanno contribuito il settore danni per 687 milioni di euro (+46%) e il settore vita per 328 milioni di euro (-13,6%). La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 12,3 miliardi di euro (-17%).

DANNI – La raccolta diretta del gruppo è stata pari a 7,86 miliardi di euro (+0,7%), di cui 7,35 miliardi relativi al gruppo UnipolSai (+1,9%). Tra le altre compagnie, UniSalute ha raccolto premi per 371 milioni di euro (+10,1%). Con una raccolta pari a 110 milioni di euro, Arca Assicurazioni è cresciuta del 5,6%, come Linear che ha raggiunto quota 172 milioni di euro (+14,9%). Dal quarto trimestre 2017, UniSalute e Linear sono passate sotto il diretto controllo di UnipolSai Assicurazioni.

La raccolta dei premi auto si è attestata a 4,17 miliardi di euro (-1,9%). Confermata la leadership europea nel settore delle black box installate nei veicoli, passate da 3,1 milioni del 2016 a 3,5 milioni del 2017. Il comparto non auto ha registrato una raccolta pari a 3,7 miliardi di euro (+3,9%). Sul versante della sinistralità, nonostante un miglioramento nell’ultimo trimestre, il 2017 si è caratterizzato per l’incremento dei sinistri da eventi atmosferici e per la maggior presenza di sinistri di importo rilevante.

In questo contesto, il gruppo Unipol ha registrato un combined ratio del 96,4% (95,1% lavoro diretto), rispetto al 95,6% dello stesso periodo del 2016. Il loss ratio (rapporto tra sinistri diretti di competenza e altri oneri tecnici e premi diretti di competenza) si è attestato a 69% (68,1% al 31 dicembre 2016). L’expense ratio (rapporto tra spese di gestione e premi diretti contabilizzati) è stato pari al 27,4% (27,5% nel 2016). Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 687 milioni di euro (471 milioni nel 2016).

VITA – La raccolta diretta vita è stata pari a 4,42 miliardi di euro (-36,8%). Il calo è dovuto in particolare al canale della bancassicurazione (-61,5%), principalmente per la contrazione della raccolta effettuata da Popolare Vita (-66,9%), joint venture con il gruppo Banco Bpm conclusa a fine dicembre 2017. UnipolSai, principale compagnia del gruppo, ha realizzato una raccolta diretta pari a 2,9 miliardi di euro (-4,9%). Il risultato ante imposte del settore è stato positivo per 328 milioni di euro (379 milioni nel 2016).

SETTORE BANCARIO – Nel corso del 2017 si è dato corso a un piano di ristrutturazione, annunciato ai mercati a fine giugno, che ha portato a rafforzamenti complessivi delle coperture dei crediti deteriorati per circa 1 miliardo di euro. Questa operazione ha visto la creazione di Unipol ReC (perfezionata il 1° febbraio 2018), società specializzata nel recupero di crediti deteriorati, a cui è stata trasferita la quasi totalità delle sofferenze di Unipol Banca. La raccolta diretta si è attestata a 12 miliardi di euro (+14%), mentre gli impieghi verso la clientela sono ammontati a 7,9 miliardi di euro (-7,8%). Il risultato ante imposte del settore è stato negativo per 987 milioni di euro, sempre per effetto dell’operazione di ristrutturazione del comparto bancario per complessivi 1.003 milioni di euro. A livello di gruppo bancario Unipol, il Cet 1 (indicatore di solidità patrimoniale bancaria Basilea 3) è pari al 31,5%.

ALTRI SETTORI – Il risultato ante imposte del settore immobiliare è stato negativo per 24 milioni di euro, rispetto ai -22 milioni del 2016. Nel settore holding e altre attività, il risultato ante imposte del complesso è stato pari a -183 milioni di euro (-128 milioni nel 2016).

GESTIONE FINANZIARIA E SITUAZIONE PATRIMONIALE – Per quanto riguarda la gestione degli investimenti finanziari, la redditività lorda del portafoglio del gruppo ha mantenuto un rendimento pari al 3,7% degli asset investiti (3,5% nel 2016), di cui il 3,3% relativo alla componente di cedole e dividendi.

Il patrimonio netto consolidato è ammontato a 7,45 miliardi di euro (8,13 miliardi al 31 dicembre 2016), di cui 5,48 miliardi di euro di pertinenza del gruppo. La riserva Afs complessiva è pari a 964 milioni di euro (in crescita rispetto agli 814 milioni al 31 dicembre 2016, principalmente in seguito alla variazione di valore dei titoli obbligazionari). L’indice di solvibilità di gruppo, calcolato secondo la normativa Solvency II, al 31 dicembre 2017 ha visto un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 152%, rispetto al 141% del 31 dicembre 2016.

Il Solvency Ratio consolidato del gruppo Unipol al 31 dicembre 2017 basato sul capitale economico è stato pari a 169% (161% al 31 dicembre 2016). Il gruppo stima la distribuzione di un dividendo pari a 0,18 euro per ogni azione ordinaria, con un payout del 60%.  (fs)

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