Intervenuto a un recente convegno sulle liberalizzazioni nel settore assicurativo organizzato dallo Sna, il presidente di Altroconsumo ha fatto un bilancio post lenzuolate di Bersani. Ecco che cosa ha detto…
«Le lenzuolate di Bersani? Il mio parere è ampiamente positivo. Dove è che è mancato il plurimandato? Nella possibilità di entrata sul mercato assicurativo di nuove imprese». Paolo Martinello, presidente dell’associazione dei consumatori Altroconsumo, ha detto la sua in occasione del recente convegno organizzato a Milano dal Sindacato nazionale agenti, dal titolo Le liberalizzazioni nel settore assicurativo, dove ha partecipato come relatore.
Nel 2007, ha ricordato Martinello, sono state varate misure di vera liberalizzazione, allo scopo di eliminare comportamenti che ostacolavano per esempio la mobilità o la concorrenza. «Le lenzuolate nel settore assicurativo sono state sostanzialmente incentrate sul divieto di esclusiva», ha affermato. «Indubbiamente il plurimandato ha fatto strada, l’intervento successivo dell’Antitrust (che è dovuta intervenire per correggere l’operato di alcune compagnie che non avevano seguito i dettami della legge Bersani con riferimento al plurimandato, ndr) è stato molto importante, peraltro su segnalazione dello Sna, che aveva constatato tutta una serie di ostacoli che le compagnie di fatto e per contratto imponevano e prevedevano. Dov’è che è mancato il plurimandato? Nella possibilità di entrata sul mercato di nuovi operatori e per nuovi operatori intendo soprattutto le imprese», ha precisato Martinello, per il quale «non c’è stata quella rivoluzione auspicata».

Il mercato non si è aperto ad altre imprese e tutto è rimasto sulla carta. Per tanti motivi. «Probabilmente», ha detto, «non c’erano tante imprese non italiane o anche italiane nuove pronte a entrare nel mercato attraverso il modello della distribuzione tradizionale, forse perché il mercato della Rc auto italiano è talmente soffocato anch’esso dalle regolamentazioni che non incentivavano il loro ingresso. Forse anche gli agenti avrebbero potuto fare di più, aprirsi di più, creare un network, una struttura che potesse lavorare anche all’estero, andando a bussare alle porte di compagnie europee e magari anche americane per vendere i loro prodotti. Significava gestire il plurimandato come una impresa, un network, una rete di agenzie che era lì pronta per gestire e dare spazio a nuovi concorrenti».
Questo non è avvenuto e secondo Martinello, «il plurimandato è stato gestito molto a livello individuale, il che ha fatto sì che le imprese che volevano boicottarlo e che volevano adottare operazioni ritorsive nei confronti degli agenti che adottavano il plurimandato, avessero anche buon gioco a farlo. Questa potenzialità del plurimandato secondo me in Italia non si è ancora realizzata».
Altro tema è stato quello delle collaborazioni. Qui Martinello è stato sarcastico: «Qualcuno si è inventato che due agenti, o un agente e un broker, non potevano collaborare, per cui il legislatore è dovuto intervenire. Sulle collaborazioni abbiamo vissuto una vicenda tutta italiana, abbiamo avuto bisogno di una legge per dire che si poteva fare ciò che nessuna legge aveva mai vietato di fare».
Fabio Sgroi
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