L’Associazione nazionale degli agenti Generali Italia provenienti da Ina Assitalia si appresta a trattare con la mandante tre temi «delicati» e chiede «una garanzia alla stabilità economica delle agenzie associate».
L’Associazione nazionale degli agenti Generali Italia provenienti da Ina Assitalia (Anagina) si appresta a vivere un’altra fase importante della sua storia.
L’ennesimo cambiamento, definito «cruciale»: perché temi come il mandato di agenzia unico (che regolerà i rapporti tra i nuovi agenti e Generali Italia, senza distinzione tra le diverse reti confluite, appunto, in Generali Italia), l’accordo in materia di trattamento dei dati personali dei clienti (Accordo Dati, riconosce la possibilità per gli agenti di aderire a un sistema di contitolarità nel trattamento dei dati personali dei clienti) e l’Accordo nazionale agenti Anagina 2005 (per cui la compagnia ha proposto il recepimento da parte di Anagina delle disposizioni di cui all’Accordo Nazionale Agenti 2003) andranno a impattare non poco sulle agenzie ex Ina Assitalia. Di questo, ma anche di altro, si è discusso nel corso dell’ultima assemblea dell’associazione che si è tenuta a Palermo qualche settimana fa.
Nell’incontro di Villa Igiea (foto in alto), gli associati hanno fatto il punto in merito all’attuale condizione delle agenzie generali Anagina che, si legge nella mozione finale, «dopo un periodo di rilancio economico attuato con interventi straordinari e condizioni di esercizio (incentivazioni annuali, ndr) più remunerative, hanno subìto, negli ultimi anni, una nuova contrazione dei compensi complessivamente percepiti».
L’associazione presieduta da Davide Nicolao ha voluto rimarcare «una razionalizzazione dei prodotti e dei sistemi di remunerazione applicati». Nonostante ciò, Anagina (e lo ha anche scritto nella mozione finale) «non ha mai mancato di rappresentare ai propri interlocutori di Generali Italia spa la crucialità, per gli associati, del mantenimento degli attuali livelli provvigionali e dei compensi sovraprovvigionali destinati, anche quest’ultimi, nella gran parte dei casi, alla copertura delle spese di gestione ordinaria». E ha anche partecipato «responsabilmente e proattivamente alle innovazioni informatiche proposte, accogliendo con favore anche il progetto di semplificazione e la digitalizzazione dei processi».
In merito ai tre temi di cui prima si faceva riferimento, e che saranno discussi nelle prossime settimane, Anagina è convinta di trovarsi di fronte «a un ulteriore cambiamento cruciale per la rete agenziale», cambiamenti che «destano perplessità e forte preoccupazione tra gli associati specie se valutati in connessione con lo stato di indebolimento complessivo della rete agenziale Anagina».
L’assemblea ha chiesto al presidente Nicolao (a cui è stato dato pieno mandato a trattare i tre temi delicati) di adoperarsi «per ottenere dalla mandante una garanzia alla stabilità delle agenzie associate, prevedendo, in particolare, su base pluriennale, sistemi provvigionali e sovraprovvigionali che complessivamente valutati risultino adeguati al modello Agenzia-Impresa».
Fabio Sgroi
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