venerdì 24 Ottobre 2025

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GALF E MAGAP: VIA LIBERA AL PATTO 2.0 DI UNIPOLSAI, MA SOLO AI TEMPI SUPPLEMENTARI

Ieri, al termine del congresso ordinario di  Milano, le due rappresentanze agenziali hanno chiuso la questione legata al nuovo accordo, con una adesione che è arrivata a larga maggioranza e non senza aver sottolineato «la forte delusione ed il disagio per le modalità con cui si è svolta la relazione industriale». E nella mozione, gli agenti…

 

Dopo Ius (Intermediari UnipolSai) Associati e il Gruppo agenti Sai, anche il Gruppo agenti assicurativi professionisti (Gaap, entità che riunisce il Gruppo agenti La Fondiaria e Milano assicurazioni gruppo agenti professionisti, meglio conosciuto come Magap) ha detto sì ufficialmente alla sottoscrizione del nuovo Patto 2.0 di UnipolSai.

L’Associazione agenti UnipolSai si è pronunciata per il sì diciamo così “ufficiosamente”, visto che si dovrà attendere la conclusione delle assemblee regionali, mentre il Gruppo agenti associati UnipolSai si riunirà il prossimo venerdì in assemblea per decidere il da farsi dopo che in un primo momento aveva votato no. Questo, dunque, il quadro aggiornato della situazione Patto 2.0.

Ieri, quasi 300 agenti aderenti al Galf e al Magap si sono dati appuntamento allo Starhotel Business Palace di Milano (foto sopra e sotto) per “chiudere” la fase di stallo che si era aperta al termine del congresso di Torino del 19 e 21 ottobre scorsi, quando le due rappresentanze avevano deciso di dare mandato agli uffici di presidenza di definire e chiarire con urgenza i passaggi chiave del Patto UnipolSai 2.0 rimasti in sospeso. Dubbi e interrogativi che avevano di fatto reso impossibile una votazione già a Torino.

Così, come hanno spiegato ieri i due presidenti Paola Minini (Galf) e Francesco Bovio (Magap), nei giorni immediatamente successivi all’evento di Torino (che ha «dato un segnale molto forte alla compagnia», hanno precisato), le relazioni sono «rientrate nell’alveo della normalità», con la convocazione, da parte della mandante, di tutti i presidenti dei gruppi agenti di UnipolSai a Bologna.

In sostanza, la compagnia ha presentato delle soluzioni inerenti ai temi che Galf e Magap avevano sollevato a Torino. «Con riferimento all’esigenza manifestata di verificare congiuntamente, assieme a tutti i gruppi agenti aderenti al Patto 2.0, la tenuta del Patto nel suo complesso e dell’accordo integrativo, nonché di poter considerare eventuali situazioni di criticità che possano minare la sostenibilità di singole agenzie», ha osservato il direttore generale di UnipolSai, Matteo Laterza, in una lettera del 31 ottobre scorso, «confermiamo, coerentemente con il percorso condiviso del rafforzamento organizzativo della rete agenziale, l’intendimento della compagnia di dare concreta attuazione alle previsioni recate dagli articoli 6 (Salvaguardia) e 8 (Commissione paritetica) dell’accordo integrativo, al fine di valutare le soluzioni idonee a risolvere con spirito collaborativo e in buona fede dette situazioni, entro i tempi tecnici necessari. In particolare, la commissione paritetica verrà convocata non oltre il termine di due mesi dalla presentazione dell’istanza da parte dei gruppi interessati».

La compagnia, dunque, si è impegnata a tenere monitorato a livello generale l’andamento dell’accordo, mentre la commissione paritetica andrà a trattare tutti quei casi nei quali le agenzie si trovino “in difficoltà”.

Oltre a questo, Laterza ha fatto riferimento anche al regime provvigionale Rc auto applicabile alle agenzie che non intendessero sottoscrivere l’appendice di variazione del mandato unico di gruppo. In questo caso, la compagnia è intervenuta «unilateralmente» applicando l’aliquota base del 7%, «integrata da una componente aggiuntiva variabile», che sarà «regolata in funzione degli andamenti tecnici – indice sinistri/premi (S/P) del biennio precedente determinato dalla somma dei due bilanci presi in esame».

La compagnia, dopo aver fornito i chiarimenti richiesti e «con l’auspicio che questi intendimenti, volti a prevedere interventi comunque migliorativi per la rete agenziale nel suo complesso, siano concretamente apprezzati», ha quindi ritenuto la sussistenza di «tutte le informazioni necessarie» affinché i gruppi agenti potessero assumere una decisione definitiva. Da qui la convocazione del congresso ordinario di ieri, in casa Gaap, nel corso del quale l’assemblea ha votato, a larga maggioranza l’approvazione del Patto 2.0.

È stata approvata, invece, all’unanimità la mozione che esprime il pensiero del Gaap in questo particolare momento. Galf e Magap, in sostanza, hanno ritenuto «concluso il percorso negoziale con l’azienda nonostante siano state disattese le premesse e i principi che erano le fondamenta dell’ingresso nel Patto 1.0. Tale patto», hanno specificato, «prevede peraltro istituti di garanzia la cui applicazione viene considerata imprescindibile, tutt’ora valida e non interpretabile».

Galf e Magap hanno ribadito «il valore identitario della rappresentanza dei singoli gruppi», esprimendo  «apprezzamento e condivisione per il lavoro svolto dalle rappresentanze, dato anche il contesto in cui si sono trovate ad operare», e hanno deliberato  «di dare mandato alle rappresentanze di sottoscrivere l’accordo 2.0. evidenziando alla compagnia la forte delusione ed il disagio per le modalità con cui si è svolta la relazione industriale, con le conseguenti complicazioni per il percorso di integrazione intrapreso».

Infine, i grupp hanno impegnato le rappresentanze a «ristabilire rapporti di relazione corretti e chiari sia con la mandante che con gli altri gruppi agenti; monitorare l’applicazione dell’accordo, anche in termini di fruibilità, trasparenza e attendibilità dei dati, e svolgere tutte le attività necessarie per la tutela delle singole agenzie; ottenere in concreto quell’efficienza operativa più volte promessa e mai realizzata; continuare nel percorso di salvaguardia della redditività agenziale e del presidio del cliente».

Fabio Sgroi

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