lunedì 13 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

DENUNCE DI SINISTRI COMMESSI DA AGENTI E BROKER: IL MAGGIOR NUMERO RIGUARDA GLI ERRORI AMMINISTRATIVI. MA SE SI PARLA DI RISARCIMENTI…

Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi, ha tracciato un quadro della propria situazione nel periodo 2014-2017. Ed è emerso che…
 

Il maggior numero di denunce di sinistro che vede coinvolti gli intermediari assicurativi, agenti e broker, in Italia? Riguarda l’errore amministrativo e gestionale. La situazione cambia se, invece, si fa riferimento alle richieste di risarcimento: in questo caso, il mancato assolvimento dell’obbligo di informazione e di consulenza è al primo posto.

I dati sono di Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi, e riguardano il periodo 2014-2017. «Abbiamo tracciato un bilancio relativamente ai sinistri segmentando le tipologie allo scopo di avere un quadro ben preciso che possa contribuire a raccogliere materiale utile anche in ambito formazione», ha spiegato Andrea Dalla Villa (nella foto), responsabile sinistri della compagnia francese in Italia. Gli spaccati su cui si è concentrato Dalla Villa, in particolare, sono due.

NUMERO DELLE DENUNCE DI SINISTRO – Il maggior numero di denunce di sinistro pervenute a Cgpa Europe hanno riguardato, come riportato in precedenza, l’errore amministrativo/gestionale (59,6%). «Gli errori che ci vengono denunciati sono riferiti al mancato inserimento di una garanzia presente in un contratto precedente e che non viene rinnovata, al mero errore nelle garanzie offerte e proposte, ai ritardi e addirittura mala gestio nella gestione dei sinistri, al mancato rispetto delle istruzioni da parte della mandante, all’errata indicazione della targa nella polizza Rc auto, a errori legati alla mancata o tardiva messa a cassa dei premi. Quest’ultimo è uno dei sinistri più ricorrenti», ha precisato Dalla Villa. Al secondo posto troviamo il mancato assolvimento dell’obbligo di informazione e di consulenza (22%); seguono l’infedeltà con danni all’agenzia (12,7%) e con danni a terzi (5%). «È un quadro che in verità ci aspettavamo e che nel 2013 ci era stato tramandato da un’analisi di studio», ha affermato il responsabile sinistri della compagnia.

RICHIESTE DI RISARCIMENTO – In relazione alla richiesta di risarcimenti che sinistri denunciati hanno generato, la situazione si ribalta perché al primo posto c’è il mancato assolvimento dell’obbligo di informazione e di consulenza, che incide per il 35%. «Pur rappresentando un numero inferiore, questi sinistri hanno una magnitudo maggiore», ha sottolineato Dalla Villa. Gli errori amministrativi e gestionali si sgonfiano, passando da un quasi 60% a livello numerico a un 34% in termini di risarcimenti richiesti; l’infedeltà (danni a terzi) si attesta al 24% e quella con danni all’agenzia al 6,9%.

«La lettura del quadro riferito ai sinistri, come incidenza, ci porta a quanto accade nella vicina Francia», ha osservato Dalla Villa. «In questi tre anni sta notevolmente aumentando la consapevolezza da parte dei clienti, e soprattutto dei loro avvocati, di capire che molto spesso dietro a un sinistro non pagato ci si debba ricavare una responsabilità dell’intermediario che non ha informato sull’esistenza di un esclusione, di un sottolimite o di una franchigia e questo espone oltremodo gli intermediari».

Fabio Sgroi

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