In Germania ci sono database avanzati e affidabili e in Inghilterra esistono organismi che hanno potere anche investigativo. La percentuale di frodi in Italia è pari al doppio della media riscontrabile in Francia, Spagna, Inghilterra e Germania. I dati di una ricerca di Boston Consulting Group.
Database avanzati e affidabili che consentono un’investigazione efficace (come avviene in Germania) e organismi appositamente costituiti che hanno anche un potere investigativo (Inghilterra). Nella lotta alle frodi, l’Italia ha una più limitata presenza di misure di contrasto rispetto ad altri paesi. Non solo. Oltre alla percentuale di sinistri fraudolenti che vengono ufficialmente accertati, in Italia c’è una percentuale di frodi “non rilevata” che è circa il doppio di quello che risulta per altri paesi europei. È quanto evidenzia una ricerca effettuata da Boston Consulting Group.
Il fenomeno delle frodi assicurative, spiega la ricerca, è strettamente legato, a livello territoriale, anche a quello della circolazione di veicoli non assicurati. Sulla base di una raccolta di informazioni a livello provinciale desunte da Polizia Stradale, Comuni, Polizia municipale, è stata effettuata una statistica con i veicoli assicurati presenti nella banca dati associativa, ed è stato stimato che nel 2013 il numero complessivo dei veicoli circolanti sprovvisti di copertura assicurativa è stato di circa 3,5 milioni di veicoli, pari all’8% del totale dei veicoli circolanti. La stima per il 2012 era di 3,1 milioni di veicoli non assicurati. Questa percentuale supera mediamente il 13% nelle province del Sud (era il 12% nel 2012); nel Centro Italia l’incidenza dei veicoli non assicurati è pari all’8,1% (era il 6,4%), mentre al Nord il valore scende al 5,3% (era il 4,6%).
Anche questo fenomeno, secondo la ricerca di Boston Consulting Group, risulta in Italia avere un’incidenza maggiore (circa il doppio) della media (3%-4%) riscontrabile in altri paesi europei (Francia, Spagna, Inghilterra e Germania). I dati si riferiscono al 2013. E nel 2014? La situazione è peggiorata. Non più tardi di un mese fa, Maurizio Lupi (nella foto), ministro delle Infrastrutture, ha parlano di 4 milioni di veicoli circolanti nel nostro Paese privi di assicurazione.
Fabio Sgroi
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