giovedì 23 Ottobre 2025

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ACCORPAMENTI FRA AGENZIE? ECCO COSA C’E’ DA SAPERE. SPECCHIULLI: «FONDAMENTALE PREDISPORRE REGOLE DI COMPORTAMENTO»

Il commercialista di Bologna, molto noto al mondo agenziale, ha affrontato l’argomento da vari punti di vista. Occhio a tassazioni e perdita di anzianità. Ma anche…

«Gli accorpamenti fra agenzie di assicurazione? Sono operazioni interessanti, ma occorre valutare sin dall’inizio quali sono i pro e i contro». Di questo tema ha parlato Michele Specchiulli (nella foto), commercialista a Bologna molto conosciuto dal mondo agenziale, intervenuto in occasione della recente assemblea dell’Unione agenti Axa in Sardegna. In modo molto sintetico si è cercato di fare luce su quelle che sono le criticità che possono presentarsi in queste operazioni, tenendo in considerazione il contesto normativo, giuridico e fiscale.

Specchiulli è partito dal caso riguardante l’estinzione delle compagini societarie esistenti, quindi in caso di cessazioni di mandato, e la conseguente costituzione di una nuova società a cui viene assegnato un nuovo mandato. «È questa la più classica delle operazioni e, a mio avviso, la più logica in determinate situazioni ed è quella che forse presenta dei risvolti di carattere fiscale abbastanza delineati», ha detto.

«Nel momento in cui si opta per la soluzione della estinzione delle compagini societarie esistenti, si va verso la liquidazione delle agenzie e naturalmente questa dovrà scontare una tassazione. Dunque si tratta di una operazione che sicuramente ha un aspetto positivo dal punto di vista dell’incasso finanziario dell’indennità maturata, ma che però presenta un discorso legato alla tassazione», ha ricordato Specchiulli.

La liquidazione che le agenzie devono sostenere? È la seguente:  «In caso di società di persone e ditte individuali, la liquidazione che verrà pagata dalla compagnia sconterà la tassazione separata, mentre quella che verrà liquidata alla srl sconterà la tassazione ordinaria», ha precisato il commercialista. «Spesso gli agenti chiedono se è possibile fare la trasformazione della società da srl a società di persone. È chiaro se è un qualcosa che si fa due-tre anni prima dell’operazione di estinzione delle società è un conto, mentre se si fa in prossimità può essere vista dall’agenzia delle entrate come una operazione di carattere elusivo», ha puntualizzato Specchiulli.

Altro caso riportato è quello del conferimento societario, vale a dire il caso in cui un’agenzia, che generalmente è sempre quella più piccola, ditta individuale o società di persone, viene conferita nell’agenzia più grande. «È una soluzione di cui pochi parlano, ma che potrebbe essere interessante soprattutto quando si tratta di agenzie con diverse anzianità». Quale è il vantaggio di questa operazione? «Innanzitutto non si perde l’anzianità, e questo è utile ai fini della liquidazione», ha spiegato Specchiulli, «e poi perché in capo al soggetto che conferisce non c’è nessuna tassazione, visto che si tratta di una operazione che avviene in regime di neutralità fiscale. Certo sarà necessaria una perizia da parte di un consulente e in base a questa si dà un valore all’agenzia che entra».

C’è poi la circostanza della cessione di quote, cioè quando una agenzia viene liquidata e i relativi agenti entrano in un’altra agenzia, che mantiene la sua anzianità, acquistandone le quote. Specchiulli ha analizzato l’operazione. «Chi ha percepito la liquidazione ovviamente è soggetto a tassazione. Una volta entrato nell’agenzia che ha ceduto le quote si dà il caso che questa, per esempio dopo tre anni, cessi il mandato con relativa liquidazione. L’agente che era entrato sarà liquidato in proporzione alle quote di partecipazione, ma sarà assoggettato ancora a tassazione».

DIVERSE MODALITA’ OPERATIVE DI GESTIONE DELLE AGENZIE – Specchiulli si è soffermato anche sulle diverse modalità operative con le quali si gestisce un’agenzia. Anche questo può portare a delle complicanze in sede di operazione di accorpamento. Il commercialista ha fatto alcuni esempi: «Due agenzie si accorpano: una era abituata a fare il prelievo soci, l’altra faceva il compenso amministratore. Come ci si comporta?». Altro esempio: «La gestione degli automezzi. Un’agenzia faceva il rimborso chilometrico, l’altra aveva le auto di proprietà. Che si fa?».

Per Specchiulli è fondamentale «la stesura di regole di comportamento quotidiane, operative, che vanno rispettate e magari riportate nell’atto costitutivo o nello statuto societario della futura agenzia. Per esempio si può fare già riferimento alle quote di partecipazione, a quelle di ripartizione degli utili e inserire anche la gestione degli abbuoni». Ci sono poi casi che presentano degli aspetti particolari e delicati, come quando «si è in presenza di immobili di proprietà».

Specchiulli ha riposto una particolare attenzione alle regole di comportamento da sottoscrivere, soprattutto alla parte relativa  «alla valutazione della quota del socio che recede. Se non si chiarisce questo aspetto a priori si rischia di andare a litigare».

Fabio Sgroi

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