L’anno scorso, le ordinanze di ingiunzione scaturite da questo servizio dell’istituto di vigilanza sono state 1.713, l’80,6% del totale.
Il servizio Tutela del consumatore dell’Ivass continua a essere quello che avvia la maggior parte dei procedimenti che portano lo stesso istituto di vigilanza a determinare le ordinanze di ingiunzione per quel che concerne i provvedimenti sanzionatori (amministrativi e pecuniari). È accaduto così anche nel corso del 2016.
Nel dettaglio, secondo i dati forniti dall’Ivass (nella foto, la sede), l’anno scorso sono state 1.713 (su 2.126, pari all’80,6%, in linea con gli anni precedenti) le ordinanze scaturite dal servizio Tutela del consumatore.
Seguono il servizio Vigilanza intermediari (316 ordinanze, 14,9% del totale), quello relativo a Studi e gestione dati (67 ordinanze, 3,1% del totale), ispettorato (23 ordinanze, 1,1% del totale) e vigilanza prudenziale (7 ordinanze, 0,3% del totale). In termini di importo, le ordinanze scaturite dal servizio Tutela del consumatore hanno pesato per il 58,7% del totale (8,5 milioni di euro su 14,6 milioni complessivi).
Fabio Sgroi
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