Intervenuto a un convegno a Parma, il responsabile auto della compagnia in Italia ha parlato anche del delicato tema delle responsabilità assicurative.
«Le tecnologie di guida all’avanguardia applicate nei sistemi avanzati di assistenza alla guida e nei veicoli senza pilota? Miglioreranno la sicurezza sulle strade riducendo la gravità degli incidenti, il numero dei feriti e quello delle vittime». Ne è convinto Andrea Costa, responsabile dell’area tecnica auto di Allianz Italia, intervenuto ieri a Parma nell’ambito di un convegno promosso dall’assessorato alla mobilità del Comune di Parma, dal titolo Il futuro dell’auto intelligente a Parma. Tecnologie all’avanguardia di guida senza pilota in ambiente urbano. (Nella foto a lato il momento dell’intervento di Costa, primo da destra)
Costa è partito da una considerazione: «Oggi più del 90% degli incidenti stradali è causato dall’errore umano. Nel 2015, in tutta Europa, i morti sulle strade sono stati circa 26.000. Un incremento della sicurezza del 5% si tradurrebbe in 13.000 vite salvate in 10 anni». Il percorso però sarà progressivo e per molti anni il traffico sarà composto da un mix di veicoli di vecchia e nuova generazione, ha aggiunto.
E il tema delle responsabilità assicurative, che sembra destare qualche perplessità fra gli addetti ai lavori? Costa ha sottolineato che «nell’interesse dei clienti è opportuno che l’assicuratore del veicolo sia il punto di riferimento unico per il danneggiato, in modo da procedere rapidamente al risarcimento nel caso di sinistro. Spetterà poi alle compagnie approfondire il tema delle responsabilità e dell’errore, sia esso umano o del sistema automatico della vettura. In questo senso, non serviranno stravolgimenti della normativa», ha spiegato Costa, «ma la regolamentazione dovrà essere affrontata in modo omogeneo su scala globale. Inoltre, a bordo dei veicoli del futuro dovrà essere installato obbligatoriamente un sistema standardizzato di raccolta dei dati in caso di incidente, grazie ai quali sarà possibile attribuire l’errore al conducente umano o al sistema automatico, e a questi dati le parti interessate dovranno poter accedere senza discriminazioni. La sicurezza dei dati è quindi un elemento chiave e Allianz ritiene che questo aspetto debba essere prioritario», ha concluso. (fs)
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