Era una delle leve strategiche indicate nel piano industriale 2016-2018. Ora è realtà. L’academy del Gruppo Unipol ha posto le basi per «garantire una eccellenza della qualità formativa, creare integrazione e soprattutto cercare di essere, attraverso la leva di learning, un interlocutore a supporto del business», spiega la responsabile Federica Pizzini. Che parla anche della formazione dedicata ad agenti e subagenti…
Fra qualche giorno compirà un anno di vita e per Unica, la Corporate Academy del Gruppo Unipol, è tempo di bilanci. Un progetto ambizioso, che con il piano industriale 2016-2018 ha trovato la sua realizzazione. E siamo solo all’inizio.
Un progetto che mira alla formazione dei dipendenti, di agenti e subagenti e del personale di agenzia, e che è stato affidato a Federica Pizzini (foto a lato), responsabile dell’Academy, in Unipol dal 2008 dopo che fino alla fine del 2015 si era occupata della gestione del personale di tutto il Gruppo. Pizzini, che nella conduzione di Unica è coadiuvata dal direttore didattico Marco Carchia, racconta a tuttointermediari.it i risultati di un anno e i prossimi obiettivi, entrando nello specifico su come è organizzata l’academy, sulla offerta formativa rivolta in particolare agli agenti e su altro. Ed ecco cosa è emerso…
Domanda. Perché è nata Unica?
Risposta. Unipol Corporate Academy rappresenta una delle leve strategiche del piano industriale 2016-2018 varato dal Gruppo Unipol. Un piano industriale che, dopo la grande operazione societaria con Fondiaria Sai, si è focalizzato sullo sviluppo in generale e in particolare delle risorse umane. Unica era un progetto embrionale di qualche anno fa: l’obiettivo del Gruppo era quello di avere una propria corporate academy interna. Nel vecchio piano industriale non c’erano le condizioni per poter creare un progetto simile. In questo, grazie anche alla messa a disposizione della sede simbolo di Unica, la ristrutturata cinquecentesca Villa Boncompagni alla Cicogna a San Lazzaro di Savena (Bologna) e ovviamente grazie ai nuovi obiettivi definiti dal piano, ci siamo presentati al mercato con una academy che un gruppo come Unipol non poteva non avere.
D. A chi si rivolge l’accademia?
R. A dipendenti, agenti e subagenti e personale di agenzia. Complessivamente stiamo parlando di circa 50.000 persone che lavorano direttamente o indirettamente per il Gruppo Unipol. È un numero davvero importante.
D. Uno degli obiettivi di Unica è quello di creare una identità e sviluppare il senso di appartenenza. Come si raggiunge questo scopo? E soprattutto come trasmettere questo concetto ad agenti e subagenti?
R. Oggi esistono molti modi per poter creare un senso di appartenenza. Già il nome (Unipol Corporate Academy) racchiude in sé la necessità e la volontà di avere una struttura “unica” che accentra tutte le attività di learning per tutto il gruppo. Aver costituito una struttura in grado di creare una coerenza di messaggi per agenti, subagenti e dipendenti credo sia insito nel costruire una integrazione. Altro elemento importante è sicuramente l’aver creato dei percorsi formativi rivolti veramente a tutti.
D. L’accademia (nella foto a destra, una delle aule a Villa Cicogna) intende anche valorizzare le risorse e le competenze. In che modo?
R. L’esempio più concreto di valorizzazione delle competenze è la creazione di un albo docenti Unipol, di cui oggi fanno parte circa 160 persone (al 31 dicembre 2016 erano 116). Il reclutamento per il 2017 è avvenuto grazie a un job posting interno “join academy”. L’obiettivo è stato quello di cercare persone motivate a mettere al servizio degli altri la propria conoscenza e competenza, oltre al mestiere della quotidianità. Crediamo infatti che avere all’interno colleghi con competenze specifiche che possano trasmettere il loro sapere agli agenti, alle reti e ai dipendenti sia il valore aggiunto più grande. Tutti i docenti sono stati formati in maniera molto specifica, avendo svolto un corso certificato dalla Luiss Business School di Roma, con la quale abbiamo sottoscritto una partnership nell’ambito della progettazione e della didattica. Una partnership che andrà avanti anche nel 2017.
D. Quanti sono i docenti interni? E quanti gli esterni?
R. Nel 2016 abbiamo registrato una percentuale di docenza interna attorno al 50%, che aumenta nei casi di progetti formativi rivolti alle reti e legati sostanzialmente alla tecnicalità di prodotto e all’immissione di nuove polizze. I docenti esterni sono utilizzati in particolare per i corsi e percorsi più di tipo manageriale.
D. Fra i docenti ci sono dirigenti di Unipol?
R. Assolutamente sì. Nel 2016 circa un terzo dei docenti che hanno ricevuto il relativo attestato era costituito da dirigenti di Unipol.
D. Parliamo dell’offerta formativa? Come è organizzato il catalogo dei corsi?
R. Principalmente per tematiche. In Unica lavorano circa 60 collaboratori ed è strutturata come un campus universitario, con un modello organizzato per faculty e per dipartimenti molto specifici. L’offerta didattica, che consta di oltre 200 corsi a catalogo, riflette l’organizzazione interna dell’academy: ci sono, per esempio, corsi riguardanti la faculty people, quindi di tipo manageriale o che riguardano competenze soft corsi riguardanti la faculty business, che ha all’interno dipartimenti quali il danni o il vita, molto tematici. Ogni corso può avere fino a 4 livelli di profondità (dal corso base al master) e avere come target di clientela agenti, rete secondaria o dipendenti.
D. Che durata hanno i corsi?
R. Dipende. Alcuni master, come per esempio quello in corso adesso per gli agenti, hanno una durata di circa 18 mesi. Del resto, una delle innovazioni che abbiamo portato avanti, lanciando Unica, è proprio quella di non fare una formazione “mordi e fuggi” ma continua, in una logica di accompagnamento della persona. Il master agenti, di cui facevo riferimento prima, è uno degli eventi più concreti di questa formazione continua, trasversale per tematiche trattate, molto specifica e che dura nel tempo, appunto fino a 18 mesi.
D. Quanti sono gli agenti che prendono parte a questo master?
R. Sono 24 e sono stati selezionati e inseriti in questo percorso formativo molto impegnativo. È un investimento significativo da parte della compagnia. L’obiettivo era quello di organizzare un master innovativo e che cercasse di creare il più possibile la figura dell’agente-imprenditore in un mondo che cambia.
D. I corsi di formazione sono erogati anche a distanza?
R. Sì.
D. In pratica ogni giorno ci sono corsi?
R. Sì. Mediamente abbiamo delle presenze sia di aula/webinar (seminari via web, ndr), sia si e-learning. I dati dell’anno scorso, riferiti alle reti, evidenziano una media giornaliera di 170 presenze con una punta massima di oltre 1.000 presenze giornaliere, per aule e webinar, e una media di 1.170 completamenti con una punta massima di accessi per l’e-learning di 4.000-4.500, giornalieri.
D. La sede di Unica è a San Lazzaro di Savena (nella foto a sinistra, Villa Cicogna vista dall’esterno). Ci sono succursali?
R. Certamente. A San Lazzaro ci sono in tutto circa 250 postazioni. A queste si aggiungono le oltre 1.000 postazioni che abbiamo in tutto il territorio con le tre sedi principali di Milano, Torino e Firenze.
D. Torniamo all’offerta formativa, concentrandoci su quella destinata agli agenti di UnipolSai. Che tipo di offerta è? Quella prevista dall’Ivass? O c’è altro?
R. L’offerta formativa Ivass ai fini dell’aggiornamento professionale è considerata. Poi c’è anche quella di prodotto, quella relativa alle figure specialistiche (mi riferisco ai business specialist o responsabili vita di agenzia o family welfare) e quella sulle competenze manageriali, erogata oggi attraverso pillole formative.
D. Nel 2016 quanti agenti hanno preso parte complessivamente ai corsi di Unica?
R. Tra aula, webinar ed e-learning sono state coinvolte 30.506 persone fra agenti e subagenti, più 8.096 dipendenti per un totale di 38.602 persone coinvolte nel 2016 e per un monte ore di formazione pari a 1.240.000. Tenga conto che siamo partiti a marzo 2016…
D. Dagli agenti arrivano richieste particolari? Per esempio l’organizzazione di un corso di formazione su una determinata o su determinate tematiche…
R. C’è una commissione formazione preposta, che dialoga con l’Academy e con la direzione commerciale della compagnia, che si riunisce periodicamente e che è costituita anche dai rappresentanti dei gruppi agenti UnipolSai che si fanno portavoce delle varie istanze presenti sul territorio. Nel 2017 vorremmo consolidare anche per le reti il processo di analisi del fabbisogno strutturato, già avviato per i dipendenti l’anno scorso.
D. Fra i docenti ci sono agenti?
R. Sì. Sono in tutto 10 e hanno partecipato al corso specifico.
D. Per la rete secondaria è prevista una formazione mirata come quella, per esempio, di cui si parlava prima (master)?
R. Per il momento no, ma è in fase di studio.
D. Unica permette, fra l’altro, ai subagenti di prepararsi all’esame per l’iscrizione alla sezione A del Rui. Giusto?
R. Al momento Academy si è concentrata, tra le sue priorità, al percorso utile a supportare i subagenti per l’iscrizione alla sezione E del Rui. In futuro potrebbe essere valutato anche il percorso per l’iscrizione alla sezione A.
D. Il prossimo 14 marzo Unica taglierà il traguardo del primo anno di vita. Un bilancio?
R. Sono molto soddisfatta di quanto è stato fatto. Parlano i numeri. Ma la soddisfazione più grande è aver creato una struttura che potesse realizzare in modo concreto quelle che erano le aspettative del gruppo Unipol: garantire una eccellenza della qualità formativa, creare integrazione e soprattutto cercare di essere, attraverso la leva di learning, un interlocutore a supporto del business. A distanza di un anno mi sento di dire che abbiamo messo le basi per poter rispondere a queste aspettative. A proposito del 14 marzo, per celebrare il primo anno di vita dell’Academy abbiamo organizzato a Villa Cicogna una grande giornata di sessioni formative rivolte a tutti (su invito) alla quale parteciperanno circa 250 persone suddivise fra mattina e pomeriggio.
D. Gli obiettivi per il 2017?
R. Vogliamo ampliare il nostro target e puntare sulla qualità, dando la possibilità a tutti, anche a chi è lontano sia geograficamente, sia a livello di ruolo, di aumentare le proprie competenze. Non per caso il nostro mantra è Senza competenze non si compete.
Fabio Sgroi
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