sabato 06 Settembre 2025

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RC AUTO: PER L’IVASS LA DIFFERENZA DEI PREZZI NEL TERRITORIO SI E’ ATTENUATA

È quanto evidenzia l’indagine Iper realizzata dall’Ivass e relativa al terzo trimestre 2016. E il divario fra il premio pagato a Napoli e ad Aosta si riduce a 343 euro.
 

Napoli okNel terzo trimestre del 2016, le 10 province con i premi (relativi alla sola garanzia Rc auto) più elevati sono a Napoli (644,2, nella foto, una veduta della città), Prato (615,2 euro), Caserta (562 euro), Reggio di Calabria (545,9 euro), Firenze (535,7 euro), Pistoia (532,6 euro), Massa Carrara (526,7), Crotone (521,1 euro), Vibo Valentia (514 euro) e Taranto (505,7 euro). A rivelarlo è l’ultima indagine Iper condotta dall’Ivass e riferita, appunto, al terzo trimestre dello scorso anno.

L’indagine mostra anche che nell’ultimo anno (cioè fra il terzo trimestre 2015 e l’analogo periodo del 2016) le differenze dei prezzi nel territorio si sono attenuate: sono diminuite le province con livello di premio basso e medio-basso (da 49 a 44) e con livello alto (da 13 a 10), mentre sono aumentate quelle con livello medio alto (da 48 a 56).

La differenza tra la provincia con i prezzi più alti (Napoli, 644,2 euro) e quella con i prezzi più bassi (Aosta, 300,7 euro) è di 343 euro contro i 409 euro del terzo trimestre 2015.

Nell’ultimo anno le diminuzioni più accentuate di prezzo hanno riguardato maggiormente le province del sud caratterizzate tradizionalmente da premi elevati (Napoli, Taranto, Crotone, Brindisi e Reggio Calabria registrano cali di oltre 65 euro); le flessioni più contenute sono invece diffuse tra le province settentrionali con livelli di premi già in partenza molto bassi (Aosta, Bolzano, Gorizia, Sondrio, con diminuzioni inferiori a 10 euro).

A livello regionale, la Campania è l’unica regione che, rispetto al secondo trimestre 2016, ha visto una riduzione del prezzo medio Rc auto (-0,7%). Se invece si prende come riferimento il terzo trimestre 2016 e lo stesso periodo del 2015, il calo più evidente si è avuto in Puglia (-10,3%), in Calabria (-9,9%), in Campania (-9,5%) e in Sicilia (-8,7%).

Fabio Sgroi

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