A tuttointermediari.it il presidente del gruppo agenti, Umberto D’Andrea, dice: «Noi interessati a quanto detto dai vertici dell’impresa. Loro sanno cosa vogliamo…La nuova App? La tecnologia assume un senso e un significato solo quando è gestita da un agente».
Gli agenti restano centrali nelle strategie di Allianz in Italia. Il concetto è stato ribadito dai vertici della compagnia all’ultima convention di Milano, nel corso della quale sono stati presentati i programmi e i progetti da realizzare nel 2017. E l’Associazione agenti Allianz? Ha tirato le somme dopo l’evento dello scorso 2 febbraio? Che opinione si è fatta in merito ai programmi presentati alla rete?
«La convention è un momento di celebrazione per la compagnia, l’equivalente di un grande spot promozionale e noi abbiamo assistito e partecipato con il consueto interesse», dice Umberto D’Andrea (nella foto), presidente della cosiddetta Tripla A, a tuttointermediari.it. «Quanto ai programmi, sono i tavoli di confronto periodici a essere preposti per la discussione. I nostri punti fermi sono chiari, noti ed espliciti, e il management di Allianz li conosce bene: più autonomie e più remunerazione per gli agenti. E poi il tema della competitività. Proprio pochi giorni fa abbiamo ancora più specificamente illustrato alla compagnia le aree di miglioramento che riteniamo prioritarie e su cui ci aspettiamo risposte e riscontri concreti. Per noi la competitività si misura non soltanto sui prodotti, ma sul cliente nella sua globalità».
La convention organizzata dalla compagnia ha affrontato tutti i temi o l’Associazione agenti Allianz è rimasta delusa, magari per qualche argomento che non è stato toccato? «La convention non è una occasione di confronto, ma di rilancio ed esaltazione della identità aziendale, con la quale la compagnia punta a creare le giuste motivazioni alla rete di vendita per affrontare il nuovo anno. Quest’anno Allianz ha proposto il tema dell’individuo “al centro”. Inutile dire che per noi agenti è una certezza. L’auspicio è che per la compagnia la provocazione intellettuale veicolata in convention si traduca in una strutturale quotidianità operativa».
E fra gli strumenti per migliorare la relazione con i clienti messi a disposizione dalla compagnia alla rete c’è la nuova App AllianzNow. Che cosa ne pensa la Tripla A? Come la utilizzeranno gli agenti? «Conosciamo bene l’importanza e la funzione di una App», risponde D’Andrea. «La nostra associazione ne è dotata da più di un anno per rendere più efficiente la comunicazione con gli associati. Sappiamo bene che le App, i social, il web marketing, sono destinati a rivestire un peso sempre più importante nella relazione con il cliente. In questo senso sapremo apprezzare e valorizzare le opportunità contenute in AllianzNow…Ma abbiamo anche un’altra convinzione: che la tecnologia assume un senso e un significato solo quando è gestita da un agente».
D’Andrea non ha dubbi: «Siamo noi gli interlocutori del mercato. E questo implica, per ciascun agente, la responsabilità di saperne comprendere il cambiamento e le evoluzioni, dimostrandosi capace di gestirli proficuamente e nell’interesse dei suoi clienti. Su questi fronti l’Associazione agenti Allianz è e sarà in prima linea per accompagnare i suoi associati nel processo di crescita e di consapevolezza, indispensabile per affrontare le difficili sfide che ci attendono».
Fabio Sgroi
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