Maggiori garanzie soprattutto in merito alla mancata rimessa dei premi incassati.
Nuove tutele per gli agenti “storici” di Generali Italia in caso di mancata rimessa dei premi incassati nell’ambito del rapporto con i broker.
La questione parte da lontano. Dopo 20 anni dall’uscita della circolare del 1996 indicata dalla compagnia come “bozza” per i rapporti di collaborazione con i broker, nei mesi scorsi il Gruppo agenti Generali (oggi Gruppo agenti Generali Italia) ha «chiesto e ottenuto che la stessa fosse rivista e aggiornata, e diventasse un “testo di riferimento” e non più una bozza, valida per tutti gli agenti di Generali Italia», ha spiegato la rappresentanza agenziale.
Nel corso del 2015 e del 2016 sono state, dunque, rilasciate due edizioni, che hanno recepito «varie novità normative, dall’anti-riciclaggio alla tracciabilità dei flussi finanziari, dall’anagrafe tributaria alla privacy, e altre novità procedurali. Tutte con maggiori tutele per la figura dell’agente».
Secondo quanto reso noto dal gruppo agenti presieduto da Vincenzo Cirasola, i broker «sono stati divisi in due fasce, Gold e Silver, in base alla ratifica o meno che la compagnia aveva concesso negli anni».
Per la categoria Gold, «in caso di mancata rimessa dei premi incassati è stata ottenuta la sospensione delle rimesse in attesa delle azioni di recupero nei confronti del Fondo di Garanzia e in sequenza, nel limite del massimale di 350.000 eurio previsto nella nuova sezione infedeltà della polizza Rc professionale di gruppo». In caso di «non copertura di questi due istituti», il gruppo agenti è riuscito «a far assumere parte del rischio alla compagnia, in quanto la stessa si farà carico dell’eccedenza nei limiti di un fido dedicato ad intermediario e per ogni agenzia». Un risultato che lo stesso gruppo agenti del Leone ha definito «storico» e «importante». (fs)
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