La Cassa si è dotata di uno statuto e di un regolamento allo scopo di renderla «più forte e coordinata», afferma Pierguido Durini, presidente del Gruppo agenti Helvetia. E la compagnia si impegna a versare un contributo…
Da qualche giorno la Cassa di previdenza degli agenti Helvetia è stata riorganizzata dotandosi di uno statuto e di un regolamento. Un risultato che è arrivato dopo un percorso di qualche anno, da quando cioè, è stato intensificato il coordinamento delle attività fra i responsabili della stessa Cassa di previdenza e quelli del direttivo del Gruppo agenti Helvetia (Gah). «L’obiettivo è stato quello di ottenere una struttura sempre più forte e coordinata», spiega a tuttointermediari.it il presidente del Gah, Pierguido Durini (nella foto a sinistra).
Il primo passo fatto è stato raggiungere un accordo con la compagnia, in particolare «su quello che da tempo (visti gli andamenti dei mercati) è risultato essere il nostro principale strumento di investimento e cioè la polizza del ramo vita stipulata con la stessa Helvetia. Abbiamo fatto in modo che divenisse sempre più conveniente (polizza a vita intera a premi unici puri). Abbiamo dunque ottenuto che la polizza, già fra le migliori in Italia per rendimento medio, avesse inoltre una retrocessione maggiore al diminuire dei rendimenti della gestione separata attraverso il contenimento dei costi di gestione», ha spiegato Durini.
Nel frattempo, da oltre un anno, mentre il Gah lavorava sull’unificazione dei due gruppi agenti di Helvetia e di Nationale Suisse, la Cassa di previdenza agenti di Helvetia presieduta da Gianpaolo Finizio (foto sotto) ha avviato i lavori con la direzione della compagnia per «dotare la cassa di uno statuto a norma delle regole vigenti e di un regolamento facilmente gestibile e modificabile in base alle esigenze delle parti. Cogliendo questa occasione si è potuto perseguire anche l’obiettivo di unificazione delle Casse di previdenza degli agenti Helvetia con quelle di Nationale Suisse, mantenendo differenziati gli investimenti precedenti a questa data e unificando i futuri».
L’accordo è stato raggiunto, ha proseguito Durini, «portando i colleghi a votare, durante le assemblee, la fusione delle casse con un ottimo quorum, senza voti contrari e un solo voto astenuto. A differenza, dunque di quanto affermato erroneamente in alcuni articoli comparsi su siti internet, i colleghi erano informati su tutto quanto stava avvenendo, e che io li abbia dovuti sollecitare con una mail definita perentoria a confermare la presenza all’assemblea o l’invio della delega rientra purtroppo nelle misure che tutti i presidenti sono costretti a utilizzare visto l’atteggiamento “rilassato” che da sempre le reti hanno nei confronti delle vicende delle loro Casse di previdenza. Il grande lavoro di tutti i componenti della Cassa di previdenza agenti e dei delegati territoriali ha portato poi al raggiungimento del quorum e al risultato sperato».
L’analisi di alcuni articoli del nuovo regolamento ha creato un momento di ulteriore confronto sull’argomento, anche se «già dibattuti e corretti dietro segnalazione prima del presidente Finizio e poi del sottoscritto, poi ancora su segnalazione di alcuni colleghi», ha precisato Durini. In ogni caso, «grazie al grande lavoro di tutti i componenti dei comitati e del direttivo», si è riusciti a riportare la trattativa sulla strada «corretta e dunque a siglare un accordo che vede la compagnia impegnarsi definitivamente a versare un contributo dell’1% delle provvigioni delle agenzie senza limite massimo. Questo, a quanto mi risulta, è l’unico esempio presente in Italia che va ben oltre quanto previsto dalla convenzione del 1953 e/o dai regolamenti vigenti nelle altre Casse», ha sottolineato Durini.
Un accordo che, a quanto pare, è stato apprezzato dalla stragrande maggioranza degli iscritti. «Sì», ha confermato Durini, «l’accordo è stato chiaramente gradito da tutti i colleghi, visti gli esiti del voto e rappresenta sia gli agenti Helvetia, sia quelli ex Nationale Suisse. La fretta che sia io, sia Finizio, abbiamo manifestato nel chiuderlo è dipesa anche dalla possibilità di far ricevere i contributi con questo meccanismo di grande convenienza ai colleghi della Nationale Suisse con effetto retroattivo dall’1 gennaio 2016, cosa che adesso avverrà puntualmente».
Per quanto riguarda le modalità di investimento delle somme ulteriori, ha affermato il presidente del Gruppo agenti Helvetia, sono già state programmate delle attività «per consentire una sempre crescente sicurezza degli investimenti; ciò non escluderà la possibilità di applicare quanto previsto dalla Convenzione del 1953, ma ovviamente non può prescindere da una analisi dei mercati finanziari che vista la situazione attuale e i risultati ottenuti ci inducono a pensare di aver organizzato l’attuale gestione al meglio».
Fabio Sgroi
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