Nei giorni scorsi l’Ivass ha avviato una indagine specifica. Obiettivo? Avere in mano dei dati analitici sui relativi contratti.
L’Ivass (nella foto, la sede) vuole disporre di dati analitici sulle polizze per il rischio di incendio delle abitazioni, che includono anche la protezione da catastrofi naturali. Per questo nei giorni scorsi ha avviato una indagine con l’obiettivo di acquisire informazioni di dettaglio sui relativi contratti.
Per le compagnie c’è tempo per ovviare alla richiesta dell’istituto di vigilanza. Il termine, infatti, è stato fissato al 15 febbraio 2017. La richiesta dell’Ivass, in particolare, è indirizzata alle imprese di assicurazione che esercitano il ramo incendio ed elementi naturali con sede legale in Italia, alle rappresentanze per l’Italia delle imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato terzo rispetto allo Spazio economico europeo che esercitano il ramo incendio ed elementi naturali in Italia, alle imprese di assicurazione con sede legale in un altro Stato membro dello Spazio economico europeo che esercitano il ramo incendio ed elementi naturali in Italia in regime di libera prestazione di servizi e di stabilimento.
Entrando nel dettaglio, per ogni polizza relativa al ramo incendio ed elementi naturali a copertura di fabbricati a uso abitativo situati sul territorio italiano, attiva alla data del 30 settembre 2016, dovranno essere prodotte informazioni relative a: premi lordi contabilizzati (nel complesso e separatamente per l’eventuale copertura aggiuntiva per il rischio terremoto); somma assicurata; caratteristiche della polizza (forma di copertura dell’abitazione, franchigia, scoperto, altro); caratteristiche dell’abitazione assicurata (superficie, numero di livelli, ubicazione, altro).
Fabio Sgroi
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