Durante l’ultima assemblea dell’associazione ad Affi, le software house del settore assicurativo si sono impegnate per…
Lo scorso 25 novembre si è tenuta ad Affi (Verona) l’assemblea di Share, l’associazione delle software house del settore assicurativo (nella foto). L’obiettivo era quello di fare il punto sulle attività svolte, sul coinvolgimento degli organi istituzionali e delle associazioni di categoria e in generale sugli obiettivi a medio termine sui cui l’associazione concentrerà la propria attività in futuro.
In particolare grande attenzione è stata riservata al principale risultato ottenuto da Share che rappresenta «una pietra miliare sulla strada del cambiamento e per il futuro dello scambio dati fra piattaforme assicurative», si legge in una nota.
In questi mesi, infatti, è stato approvato lo standard Ssf (Share Standard Format), la cui definizione è stata possibile grazie alla «consistente esperienza condivisa tra gli associati, diverse compagnie assicurative che lo hanno adottato e le associazioni Sna e Acb. Quest’ultima si è occupata, in particolare, della messa a punto e del collaudo del formato di scambio dati tra broker, compagnie e agenzie». Una «consistente» percentuale di business assicurativo viaggia attraverso il canale agenzie, per cui «è indispensabile dare una soluzione concreta a questa esigenza».
A breve l’associazione coinvolgerà anche lo Sna per «definire e consolidare» il processo digitale in cui il nuovo standard assume un ruolo «fondamentale»: attraverso l’utilizzo di Ssf, gli intermediari potranno comunicare e ricevere dati sia dalle compagnie, sia dalle agenzie in forma diretta. Lo standard, quindi, sarà un «grande alleato per tutti gli attori del mercato che potranno, finalmente, disporre di un solo importatore un solo esportatore “standard” per trasferire informazioni, quali anagrafiche, polizze, estremi identificativi degli incassi, dati sui sinistri e documenti digitali a essi correlati. Il medesimo flusso potrà essere veicolato sia tra compagnie e intermediari, sia tra gli intermediari stessi».
Nel corso dell’assemblea di Affi, le software house hanno siglato il cosiddetto Patto del 25 novembre 2016, attraverso cui si sono tutte impegnate ad adottare quanto prima lo standard Ssf. Le conseguenze, ha spiegato Share, sono «importanti per tutti gli intermediari coinvolti perché, indipendentemente dal prodotto software utilizzato, sarà loro possibile “dialogare” e scambiare dati fra piattaforme diverse utilizzando lo standard: in questo modo, Share garantisce ai propri clienti la “portabilità” dei dati anche in caso di cambio del fornitore software».
La riunione si è conclusa con la condivisione della roadmap di Share per il 2017, che ha obiettivi «ambiziosi. Con il contributo e la buona volontà della comunità del settore assicurativo sarà possibile avere un futuro in cui la tecnologia sia sempre più evoluta, ma sempre alla portata di tutti e a un prezzo accessibile». (fs)
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