Le parole del numero uno di Ugf all’ultimo Annual delle assicurazioni del Sole 24 Ore sono chiare. Come quelle di Mauro Montagnini, direttore generale dell’Ania («le compagnie cercheranno con le proprie reti di contenere di più la scontistica»). E per Alessandro Santoliquido, ad di Amissima Assicurazioni e Amissima Vita, due fattori potrebbero cambiare completamente lo scenario della Rc auto.
L’aumento delle tariffe Rc auto sembra essere proprio dietro l’angolo. Almeno così sembra dopo aver ascoltato alcuni manager assicurativi presenti all’ultimo Annual delle Assicurazioni organizzato dal Sole 24 Ore qualche settimana fa a Milano.
Eloquente è stata l’affermazione di Carlo Cimbri, amministratore delegato e direttore generale di Unipol Gruppo Finanziario e presidente di UnipolSai Assicurazioni (nella foto a lato, durante il suo intervento): «I prezzi Rc auto aumenteranno…ricordo che noi facciamo mutualità, non assistenza». Per Cimbri lo scenario che riguarda le compagnie assicurative, in questo momento, «è particolarmente complicato», anche per la situazione dei tassi di interesse che per il ramo vita «comporta un volatilità e una rischiosità dei risultati più elevata e non determinabile dalle compagnie di assicurazione». E sulla Rc auto ha detto: «Il nostro è un mercato che vende in perdita, le compagnie perdono soldi, per questo i prezzi risaliranno», anche per il fatto che il combined ratio «nella gestione corrente ha probabilmente superato il 100% e se a fine 2016 non è così ci andremo molto vicini».
Per Mauro Montagnini (foto a destra), direttore generale dell’Ania, «ormai stiamo uscendo da una situazione di cali costanti dei prezzi assicurativi, che stanno rallentando sempre di più anche se restano significativi», ha affermato. «Gli incrementi di frequenza dei sinistri sono in ripresa e anche il relativo costo medio sta dando segnali di crescita, per effetto soprattutto dei danni alla persona, che costituiscono più del 60% dei nostri esborsi nella Rc auto. Se al calo di 5 punti percentuali del premio medio sommiamo l’incremento di 1 punto percentuale sia sulla frequenza, sia sul costo medio dei sinistri, è facile capire dove stiamo andando da qui alla fine dell’anno, partendo dal 93,6% di combined ratio dell’anno scorso».
E che una ripresa dei premi sia ormai imminente lo testimonia il fatto che, ha sottolineato Montagnini, «la redditività delle compagnie è deteriorata e cercheranno con le proprie reti di contenere di più la scontistica e avere un recupero sui premi verso livelli più sostenibili». Questo è lo scenario descritto per il 2017.
Anche le parole di Alessandro Santoliquido (a sinistra), neo amministratore delegato di Amissima Assicurazioni e Amissima Vita, vanno nella stessa direzione. «Nei danni, il calo di frequenza dei sinistri è stato più forte di quanto ci aspettassimo. In prospettiva mi aspetto che ci sia un rialzo dei prezzi della Rc auto, che però sarà contenuto. Non credo, infatti, che si arriverà ai livelli di prezzo di 3-4 anni fa».
Ma sono due, secondo Santoliquido, i fattori che potrebbero determinare un significativo cambiamento di scenario nella Rc auto. Il primo è il Ddl Concorrenza: «Se verrà approvata l’obbligatorietà della scatola nera, questo porterà a un aumento dei prezzi compreso fra il 10% e il 15%. L’ipotesi di non segmentare più i clienti penalizzerà, infatti, le compagnie, che perderanno questo beneficio».
Il secondo fattore riguarda l’orientamento della giurisprudenza in merito ai danni da colpo di frusta. «Recentemente la Cassazione ha emesso una sentenza davvero incredibile, ritenendo corretto che il medico legale possa utilizzare le sue capacità visive per determinare se c’è stato o meno un colpo di frusta. Questo nuovo scenario porterebbe a un aumento dei prezzi della Rc auto di almeno il 20%-25%», ha detto Santoliquido.
Fabio Sgroi
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