Per alcuni gli effetti sui conti sono stati marginali, per altri un po’ meno.
Quanto hanno influito sui conti delle compagnie assicurative i recenti terremoti (i più forti dei quali avvenuti il 24 agosto e il 30 ottobre scorsi) che si sono verificati nel Centro Italia? Un quadro è venuto fuori dai numeri relativi ai risultati al 30 settembre 2016 diramati in questi giorni dalle imprese. In questo articolo si prendono a esempio i casi di UnipolSai, Generali, Allianz Italias e Cattolica Assicurazioni.
UNIPOLSAI – La compagnia di via Stalingrado non ha sofferto più di tanto, se è vero che, per quanto concerne l’andamento dei business in cui opera Unipol Gruppo Finanziario, il recente terremoto che a fine ottobre ha nuovamente colpito il Centro Italia ha avuto un impatto che è stato definito «marginale».
GENERALI – Del recente terremoto Generali ha fatto riferimento nella parte relativa alla performance tecnica danni con un combined ratio che, rispetto alla fine di settembre dell’anno scorso ha registrato un miglioramento a 92,4% (-0,2 p.p.; 92,7% 9M15), «comprensivo dell’impatto di 1,3 punti percentuali di sinistri catastrofali per complessivi 0,2 miliardi di euro, di cui 10 milioni relativi al terremoto nel centro Italia».
ALLIANZ – Dell’impatto del terremoto sui conti Allianz ha fatto riferimento l’amministratore delegato Klaus-Peter Roehler. Il manager ha parlato di casi di risarcimento «limitati».
CATTOLICA – Anche per Cattolica gli effetti del terremoto sono stati tirati in ballo quando si è fatto riferimento al combined ratio, che al 30 settembre 2016 è passato a 93,2% da 92,5% di fine settembre 2015. Un «leggero» incremento che, ha specificato il gruppo veronese, «consegue alla riduzione della redditività del ramo auto, a fronte del protrarsi del calo del premio medio che sta interessando tutto il mercato e agli effetti del terremoto del 24 agosto in centro Italia». (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA











