L’amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni interviene sulla vicenda delle dimissioni del direttore commerciale e spegne qualunque insinuazione.
«Quella del direttore commerciale è una figura chiave. Stiamo esaminando una serie di opzioni perché non possiamo permetterci di sbagliare». Giovan Battista Mazzucchelli (nella foto), amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, ha risposto in questo modo a una domanda posta da tuttointermediari.it durante la conferenza stampa di presentazione del piano industriale 2014-2017 del gruppo assicurativo veronese. In particolare, tuttointermediari.it ha chiesto a Mazzucchelli se i vertici di Cattolica avessero già una idea su chi andrà a prendere il posto di Antonello Cattani che, come ha riportato questo organo di informazione, ha rassegnato le dimissioni informando la propria rete lo scorso 12 settembre.
L’amministratore delegato è andato oltre la domanda, spiegando come sono andate le cose. E lo ha fatto partendo da lontano. «Cattolica ha deciso di modificare la struttura organizzativa in modo significativo perché ha ritenuto che fosse il momento di cambiare profondamente il suo modo di stare in campo, visto che i tempi cambiano e il mercato si presenta in modo diverso», ha detto. «Noi eravamo ancora legati a una struttura accentrata, nata in una fase di gravissima crisi. È chiaro che quando una compagnia comincia a uscire da questo momento difficile è naturale, giocoforza, rendere più flessibile la struttura e creare delle autonomie. È quello che Cattolica ha fatto. Antonello Cattani, vorrei chiarirlo molto bene, non è una vittima. Ha fatto le sue scelte personali, era un pò stanco di questa situazione, a fronte di una nuova struttura che prevede una serie di prerogative importanti, ambiziose e sfidanti. Cattani continuerà a lavorare con noi. Ha scelto di tornare a svolgere un’attività che, secondo quello che ci ha riferito, lo rende più libero. Lavora di meno e guadagna di più…» ha detto scherzando Mazzucchelli che ha chiuso la questione cosi, con una battuta. Per spegnere qualunque insinuazione.
Poi, l’amministratore delegato ha parlato del futuro, del nuovo direttore commerciale della compagnia. «Stiamo esaminando una serie di opzioni. Certamente si tratta di una posizione chiave, non possiamo sbagliare. La politica di Cattolica, per quanto concerne il personale, è quella di far crescere le risorse dall’interno perché è solo attraverso questo sistema di gestione che si riesce a dare delle prospettive a chi lavora per la compagnia. In questo modo si crea un alone di consenso notevole all’interno dell’impresa. Non sempre ci si riesce. Siamo comunque aperti a qualunque soluzione: stiamo valutando anche candidature esterne, con profili estremamente adeguati a quello che la compagnia vuole fare. Cattolica ha sistemi distributivi che oggi fanno leva sugli agenti tradizionali e plurimandatari (sono due figure professionali completamente diverse, tiene a precisare), ma anche sui consulenti previdenziali e sulle banche. Il nuovo direttore commerciale, quindi, deve avere un profilo certamente polivalente e in grado di gestire questa moltitudine di sistemi di vendita».
Fabio Sgroi
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