La rete agenziale di UnipolSai (8.300 punti vendita a fine 2015 per un totale di circa 5.000 agenti) ricopre un ruolo centrale e strategico nel nuovo piano. Ma le agenzie sono chiamate a un cambiamento non solo tecnologico. Previsti 10 milioni di euro di investimenti per il rebranding.
Mentre la discussione sulla definizione del nuovo Patto UnipolSai prosegue, il gruppo Unipol e in particolare UnipolSai è impegnato nella realizzazione del piano industriale 2016-2018, dove la rete agenziale è definita un vero e proprio «centro strategico» del piano.
UnipolSai sta proseguendo, in pratica, il processo di riorganizzazione finalizzato «all’incremento di produttività tramite l’ottimizzazione del presidio territoriale e la sostenibilità economica delle agenzie».
Proprio la rete agenziale, secondo quanto enunciato dalla compagnia, sarà «al centro del rapporto con il cliente» e per questo motivo è stato previsto un «importante investimento sull’evoluzione della rete, in termini di semplificazione e digitalizzazione dei processi commerciali e amministrativi».
Matteo Laterza, direttore generale di UnipolSai, durante la presentazione del piano industriale 2016 – 2018 ha sottolineato come, per la stesura dello stesso, il contributo scaturito dal confronto con i gruppi aziendali agenti di UnipolSai sia stato alla fine «pesante e importante». Un modo «nuovo e anche distintivo rispetto ad altri player di mercato di definire un piano industriale», ha affermato.
Alla fine del 2015 erano circa 8.300 i punti vendita di UnipolSai; gli agenti erano circa 5.000 e i subagenti circa 16.000. La percentuale di copertura nei comuni italiani era pari a circa l’80% (percentuale calcolata in base alla numerosità degli abitanti, dati 2014, residenti nei comuni italiani con presenza di almeno un punto vendita di UnipolSai).
Sempre per quanto riguarda la rete distributiva, UnipolSai ha programmato una serie di azioni legate alla digitalizzazione di agenzia, che partono dalla vendita a distanza alla firma elettronica, fino alla sottoscrizione del contratto e pagamento elettronico in mobilità. «Vogliamo mettere a disposizione tutto quello che possa consentire ai nostri agenti di vendere più velocemente possibile e in modo più efficace e più produttivo», ha detto Laterza. Si è pensato anche a rafforzare l’identità del brand sul territorio: gli investimenti per rebranding delle agenzie UnipolSai saranno pari a circa 10 milioni di euro.
UnipolSai ha previsto anche un rafforzamento delle agenzie attraverso la specializzazione della forza vendita su segmenti di clientela (tuttointermediari.it ritornerà su questo argomento). Del resto, Carlo Cimbri (nella foto), amministratore delegato e group ceo di Unipol Gruppo Finanziario, è stato chiaro: «Abbiamo bisogno di agenzie più forti, che abbiano un portafoglio medio più elevato e una organizzazione commerciale che sia industriale e non artigianale, agenzie che abbiano al proprio interno degli specialisti di segmento aziende o vita. E’ finito il mondo del generalismo dove tutti fanno tutto, è finito un certo modello, la competizione si gioca su altri piani».
Fabio Sgroi
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