venerdì 19 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

GARANZIA RC AUTO: TREND DEI PREZZI IN BASE ALLA DIMENSIONE DELLE COMPAGNIE E AI CANALI DISTRIBUTIVI UTILIZZATI

I risultati dell’indagine Iper dell’Ivass  riferita al secondo trimestre 2016 mostrano dei numeri variegati. E il canale agenziale…   

AutokostenL’ultimo bollettino statistico dell’Ivass relativo all’indagine Iper sull’andamento dei prezzi effettivi per la garanzia Rc auto nel primo e secondo trimestre del 2016 ha analizzato anche la correlazione tra la quota di mercato delle compagnie e il livello dei prezzi.

Nel dettaglio, nel secondo trimestre 2016 le compagnie di media dimensione (quota di mercato compresa tra il 3% e il 10%) hanno applicato premi mediamente più bassi (397 euro) sia rispetto alle compagnie grandi (quota di mercato superiore al 10%, 441 euro), sia alle piccole (quota di mercato inferiore al 3%, 409 euro): la differenza nel prezzo medio tra le imprese medie e le grandi è stata pari a 44 euro, mentre tra le medie e le piccole la variazione è stata di 15 euro.

La diminuzione dei prezzi osservata nell’ultimo anno ha un andamento diverso nei tre gruppi di imprese: più decisa nelle imprese medie e nelle piccole (rispettivamente -7,2% e -7,1%) rispetto alle grandi (-5,6%).

L’Ivass ha fornito qualche dato anche per quanto concerne i canali distributivi, dove esiste una certa eterogeneità nel prezzo della copertura Rc auto: le compagnie che utilizzano i canali agenziali detengono l’85,7% del mercato e hanno un livello medio dei prezzi in linea con il premio medio nazionale (428 euro contro i 421 del dato nazionale); le imprese che operano prevalentemente tramite internet o telefono (quota di mercato del 12%) e tramite sportelli di banca/posta (quota di mercato del 2%) applicano prezzi più contenuti (la differenza rispetto alle imprese tradizionali è rispettivamente pari a 51 e 26 euro).

La diminuzione dei prezzi su base annua via canale agenziale è pari al 5,9% (inferiore al dato medio nazionale), mentre le compagnie che operano tramite sportelli bancari o postali sono caratterizzate da una diminuzione del 6,6%. Le imprese che operano tramite internet/telefono hanno applicato una riduzione media del 9,6% (superiore al dato medio nazionale).

Infine, il trend dei prezzi tra imprese ha mostrato un’ampia variabilità: le variazioni su base annua sono tutte di segno negativo e sono comprese tra -0,4 e -22,1%. Delle 37 imprese analizzate, 8 hanno ridotto i premi in un anno per oltre il 10%, 21 hanno applicato riduzioni superiori alla media nazionale e 16 hanno applicato riduzioni inferiori alla media nazionale.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA