domenica 14 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

UEA E IL WORKSHOP DI GENOVA: ECCO, IN SINTESI, COME E’ ANDATA

Il tema era quello degli strumenti operativi a supporto delle coperture per i danni ambientali e catastrofali.

 

uea-workshop-genova-16-settembre-2016Lo scandalo legato all’impianto a carbone di Vado Ligure e lo scoppio dell’oleodotto della Iplom il giorno del referendum sulle trivelle. Il workshop (il terzo) organizzato dall’Unione europea assicuratori alla Camera di Commercio di Genova, che si è svolto lo scorso 16 settembre a Genova (nella foto), ha preso avvio proprio con la disamina di alcuni eventi che hanno segnato la storia ligure in tema di danni ambientali.

Marina Robino, consigliere Uea, ha evidenziato tra le altre cose «l’importanza di sensibilizzare le imprese rispetto alle coperture assicurative specifiche per il rischio inquinamento (improvviso e graduale), piuttosto che la semplice estensione all’inquinamento accidentale delle classiche coperture di Rc generale, per la loro maggior rispondenza alle prescrizioni del legislatore in termini di misure preventive, salvaguardia e ripristino».

Sul tema è intervenuto anche Giovanni Faglia, responsabile del pool inquinamento, che ha illustrato nel dettaglio «la differenza tra una copertura specifica e “l’estensione danni ambientali” in primis sotto il profilo dell’adeguatezza, poi chiarendo come in questo caso sia sempre escluso: l’inquinamento graduale; le spese di bonifica interne al sito (causate sia  da inquinamento improvviso che graduale); le spese di bonifica esterne al sito causate da inquinamento graduale o da inquinamento improvviso ma non accidentale. Inoltre, se la garanzia è limitata a rotture di impianti e condutture in molti casi la garanzia non opera; se vengono richiamati i concetti di imprevedibilità (oltre all’accidentalità) diventa complesso comprendere quando la garanzia opera e quando no e di regola non vi è nessun riferimento alla normativa ambientale».

L’intervento di Vittorio Brambilla di Civesio, consigliere Uea, ha invece tracciato una panoramica complessiva dei danni naturali e catastrofali nel nostro paese scendendo poi nel concreto delle coperture assicurative e sulla necessità di costituire un fronte comune per spingere il mondo politico verso la costituzione di un modello pubblico-privato per la copertura di questi rischi. Brambilla ha ricordato le proposte avanzate da Uea all’indomani del terremoto de L’Aquila e approfondito nel dettaglio le soluzioni elaborate dai principali Paesi europei. (fs)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA