mercoledì 10 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

I DRONI E LE ASSICURAZIONI: UN BUSINESS DA UN MILIARDO DI DOLLARI

È la stima (a 10 anni) a livello mondiale contenuta nell’ultimo rapporto stilato da Allianz Global Corporate & Specialty. Ma attenzione ai rischi…

 

droneI droni? A oggi gli incidenti o i rischi di incidenti che hanno coinvolto questi apparecchi «sono stati tali da far temere un forte aumento della probabilità di collisioni e di altri eventi». Ad affermarlo è James Van Meter, aviation practice leader di Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), nell’ambito di quello che è il nuovo rapporto Rise of the Drones: Managing the Unique Risks Associated with Unmanned Aircraft Systems della sezione aviazione della compagnia del gruppo Allianz.

L’aumento nella quantità di droni in circolazione è dovuto anche al fatto che sono sempre più piccoli, più economici e più facili da utilizzare, ma anche perché le modifiche normative, soprattutto negli Usa, ne permettono l’ingresso più facilmente: la Federal Aviation Administration statunitense prevede che entro la fine del 2016 negli Usa saranno presenti oltre 600.000 droni, impiegati solo per fini commerciali (tre volte il numero degli aeromobili con equipaggio attualmente registrati). Inoltre, è prevista la presenza di 1,9 milioni di droni per uso ricreativo. Complessivamente, il mercato dei droni dovrebbe raggiungere o superare 4,7 milioni di unità entro il 2020 e il mercato delle applicazioni commerciali della tecnologia dei droni dovrebbe passare da 2 a 127 miliardi di dollari.

Ma la presenza di molti droni nei nostri cieli, evidenzia il rapporto di Ags, solleva anche nuove questioni di sicurezza, che vanno dalle collisioni agli scontri, fino agli attacchi informatici e al terrorismo. Per garantire la sicurezza dei servizi dei droni sono necessarie, sempre secondo Agcs, la sistematica registrazione di questi aeromobili, assieme a una solida educazione e formazione degli operatori.

SICUREZZA – Le collisioni in volo e la perdita di controllo sono tra le preoccupazioni principali concernenti la sicurezza. Una collisione in volo potrebbe verificarsi qualora il pilota non riesca a vedere e quindi a evitare in tempo gli altri velivoli, in particolare quelli che solitamente volano sotto i 150 metri, come gli elicotteri, gli aerei agricoli e gli aerei nel momento del decollo o dell’atterraggio. Lo scorso anno, i rapporti relativi agli avvistamenti di droni da parte di piloti, cittadini e forze dell’ordine sono quintuplicati negli Usa, mentre in altre parti del mondo, come in Cina, a Dubai e nel Regno Unito, vi sono stati alcuni rischi di collisioni.

La perdita di controllo, invece, può avvenire se si verifica un guasto nel sistema o se il drone vola oltre la portata del segnale. Agcs prevede un rischio maggiore di perdita di controllo dovuta a interferenze di frequenza e ad altri fattori. Per esempio, se un pilota perde il controllo di un drone durante l’ispezione a un edificio, può provocare una responsabilità totale che può superare facilmente i 5 milioni di dollari nel caso in cui il drone precipiti su un camion o all’interno di un negozio. Anche un piccolo drone può causare da solo un danno da 10 milioni di dollari se entra in contatto con il motore di un aereo. Un altro pericolo emergente è la potenziale minaccia terroristica che potrebbe provenire da droni che mirano a infrastrutture sensibili come impianti nucleari o a eventi dal vivo. Altri possibili scenari includono gli hacker che prendono il controllo di un volo aereo, provocando uno scontro, oppure che interferiscono con il segnale radio per trasmettere dati registrati importanti dall’aereo a un’altra stazione di controllo. Oltre a ciò, intorno ai droni sorgono altre questioni pubbliche relative alla privacy.

FORMAZIONE E REGISTRAZIONE – Una delle questioni principali riguarda la mancanza di standard e normative coerenti che guidino l’utilizzo sicuro dei droni nel mondo.

«In molti Paesi, gli standard di addestramento dei piloti e di manutenzione sono pochi o assenti», ha spiegato Van Meter. «Oltre alle normative, la formazione continuerà a essere essenziale per garantire l’uso sicuro dei droni». La formazione ha un ruolo cruciale nella riduzione del rischio di incidenti, e l’inesperienza dei piloti è una causa principale della perdita delle attività. La formazione dovrebbe includere lo studio della meteorologia, delle istruzioni di emergenza, delle leggi sul traffico aereo, la manutenzione del sistema, il calcolo del tempo di volo e l’uso delle immagini della videocamera a bordo.

In molti Paesi del mondo la registrazione dei droni non è obbligatoria, il che permette l’anonimato dell’utente in caso di incidente.

ASSICURAZIONI SUI DRONI – L’assicurazione può proteggere operatori e pubblico dai rischi di collisioni in volo, ma anche dai danni fisici o ai beni, così come dai danni a terzi. A essere esposti ai rischi sono i produttori, i proprietari e gli operatori di droni, ma anche le aziende che vendono e operano con i droni. Le assicurazioni offrono varie coperture a seconda dell’utilizzo che se ne fa. La maggior parte degli operatori commerciali di droni richiede almeno 1 milione di dollari di copertura assicurativa per proteggersi dalle esposizioni ai rischi, secondo Agcs. Se si realizzassero le previsioni di crescita per il settore commerciale, negli Usa, entro la fine del 2020, il mercato assicurativo dei droni potrebbe valere oltre 500 milioni di dollari. A livello mondiale, il suo valore si avvicinerebbe a 1 miliardo di dollari. (fs)

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