La società del gruppo Allianz specializzata in rischi aziendali analizza la situazione attuale e mette in guardia le aziende: «Multe e sanzioni sono le modalità attraverso cui le autorità regolatorie locali stanno cercando di mantenere o migliorare gli standard locali, cercando di aumentarne al contempo la consapevolezza».
A seguito di graduali modifiche legislative, applicazioni di normative e un aumento della globalizzazione aziendale, sottolinea una nota di Agcs, l’esigenza di assicurazioni ambientali commerciali è aumentata, in particolare nei mercati americani ed europei. «Multe e sanzioni sono le modalità attraverso cui le autorità regolatorie locali stanno cercando di mantenere o migliorare gli standard locali, cercando di aumentarne al contempo la consapevolezza», ha sottolineato Arthur Lu (nella foto), head del global Eil per Allianz Global Corporate & Specialty® (Agcs), società del gruppo Allianz esperta di rischi aziendali.
Il rischio ambientale e le modifiche alle normative non si fermano alle frontiere, e sempre più aziende multinazionali devono affrontare nuove difficoltà quando si espandono all’estero. Aree emergenti quali l’Europa dell’Est, l’Asia, l’America del Sud, il Medio Oriente e l’Africa hanno assistito a una tendenza all’aumento nelle richieste di questo tipo di copertura, specie in quei Paesi in cui è obbligatoria.
«Abbiamo decisamente assistito a un aumento nella richiesta di copertura globale», ha dichiarato Lu, «soprattutto nei mercati maturi nei quali i risk manager vogliono acquistare polizze mondiali, incluse quelle locali nei Paesi non ammessi».
Agcs ha messo a punto dei programmi indipendenti e globali per l’inquinamento, che comprendono un approccio alle polizze locali e generali, offrendo una copertura assicurativa che va dall’inquinamento improvviso e graduale, costi di bonifica first e third party rischi relativi a edifici di proprietà e fuori sede, trasporti e interruzioni delle attività di first party.
Agcs garantisce soluzioni Rc ambientale (Eil) per operazioni nei siti fissi e responsabilità dell’inquinamento degli appaltatori nelle aree aziendali, con limiti fino a 50.000.000 di euro. I settori chiave comprendono produzione, costruzioni, energia e immobiliare.
Agcs, intanto, proprio in questi giorni ha ampliato il proprio team mondiale di Rc ambientale con nuove assunzioni senior nelle aree del Mediterraneo e del Nord America. Per l’area del Mediterraneo, in particolare, il ruolo di responsabile dell’area Rc ambientale è stato affidato a Dámaso Alvarez Peña (ex Chubb) che opererà a Madrid. (fs)
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