Durante la press conference a margine della presentazione dei piani industriali di Gruppo Unipol e UnipolSai, sono state poste quattro domande sul peso dei gruppi agenti nella stesura del piano, sul futuro Patto Unipol, sulle sanzioni inflitte dall’Ivass e sulle divisioni Unipol, Sai, La Fondiaria, Nuova Maa e La Previdente.
Al termine della presentazione dei piani industriali 2016-2018 di Unipol Gruppo Finanziario e UnipolSai Assicurazioni agli analisti e al mercato, Carlo Cimbri, amministratore delegato e group ceo di Ugf e Matteo Laterza, direttore generale di UnipolSai Assicurazioni si sono sottoposti alle domande dei numerosi giornalisti presenti al Principe di Savoia di Milano.
Nel corso della press conference, tuttointermediari.it ha posto quattro domande ai vertici del gruppo assicurativo bolognese. Ecco come hanno risposto.
Domanda. Nella predisposizione del piano industriale 2016-2018 avete coinvolto, forse per la prima volta, i gruppi aziendali agenti. Il direttore generale Laterza, nel corso della presentazione ha definito il loro contributo “pesante”. In che misura hanno inciso? Quali sono state le richieste che vi hanno presentato? E quali punti avete recepito?
Cimbri. Il contributo degli agenti in questo piano industriale si è basato sul fatto che abbiamo cercato di ascoltare dove hanno difficoltà e dove vedono spazi di miglioramento nella interrelazione con l’impresa. Noi abbiamo una idea di un mondo unico, dove gli agenti e la compagnia sono due facce della stessa medaglia, tesa al raggiungimento di un unico obiettivo, ognuno nei propri ruoli. Mi riferisco a vari aspetti: dai prodotti alla strumentazione informatica, al coinvolgimento nei processi che determinano la creazione di un prodotto. Questi punti sono stati recepiti nel piano.
Domanda. A che punto è la situazione per quanto riguarda il nuovo Patto Unipol?
Cimbri. Per quanto riguarda il Patto Unipol, cioè l’accordo unico per tutte le agenzie, ci stiamo lavorando. A partire dal prossimo mese di giugno avvieremo le trattative con i gruppi agenti. Lo faremo con chi ci starà. Chi entro il prossimo 31 maggio sarà parte del Patto Unipol sarà coinvolto in un confronto per la sua rivisitazione. Con chi, al contrario, non ci starà, andremo avanti con le vecchie regole.
Domanda. Avete parlato di ricerca dell’efficienza della liquidazione sinistri e riduzione del costo dei sinistri. UnipolSai spesso compare nelle prime posizioni nella poco invidiabile classifica delle sanzioni inflitte dall’Ivass. Cosa sta facendo la compagnia per “frenare” questo trend?
Cimbri. Le sanzioni sono un fatto matematico. UnipolSai è una grande compagnia del mercato e quindi ha maggiori sanzioni nel mercato. Si tratta delle “solite” cose (ritardi nei pagamenti nei sinistri). UnipolSai ha allo stesso modo un maggior numero di sanzioni per comportamenti di agenti, visto che ha la più grande rete del mercato.
La discussione in sala stampa si è poi spostata sulla riorganizzazione e la semplificazione dei processi del gruppo ed è in questo contesto che tuttointermediari.it ha posto un’altra domanda.
Domanda. UnipolSai continuerà a mantenere le 5 divisioni (Unipol, Sai, La Fondiaria, Nuova Maa e La Previdente)?
Laterza. Oggi noi siamo UnipolSai. Evidentemente le divisioni fanno riferimento a delle differenze che esistono sui regimi provvigionali e sui mandati degli agenti. Noi stiamo andando verso una unificazione. Come detto prima, si sta lavorando per far sì che tutti si presentino in giugno per discutere sul nuovo Patto Unipol. Noi crediamo ci siano i presupposti e crediamo ci siano gli interessi della rete agenziale. Una volta che avremo raggiunto tutto questo le divisioni non avranno più motivo di esistere.
Domanda. La domanda era più che altro riferita dal punto di vista del cliente che, accedendo al sito di UnipolSai, si trova di fronte, appunto, a 5 divisioni.
Laterza. Certo, ci sono le divisioni perché sono legate a questo aspetto. Non credo sia una tematica che riguardi più il cliente perché secondo noi percepisce UnipolSai come un tutt’uno. Il nostalgico dei vecchi marchi credo faccia riferimento a una componente molto residuale della nostra clientela. Se ne farà una ragione…
Cimbri. La nostalgia è una cosa pericolosa perché se cammini andando in avanti e girando la testa indietro rischi di andare a sbattere. E noi non vogliamo che i nostri agenti vadano a sbattere…
(Nella foto in alto, da sinistra: Alberto Federici, direttore comunicazione e relazioni esterne di Unipol Gruppo Finanziario, Matteo Laterza, Carlo Cimbri e Fernando Vacarini, responsabile relazione con i media del Gruppo Unipol e delle controllate)
Fabio Sgroi
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