domenica 07 Settembre 2025

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LAZZARO: «L’ADDIO DI DE COURTOIS? PIU’ RILEVANTE RISOLVERE I PROBLEMI DEGLI AGENTI AXA ITALIANI…»

Il presidente dell’Unione Agenti Axa commenta in questo modo l’uscita del ceo di Axa in Italia. E aggiunge: «La politica di un gruppo come Axa non cambia di certo con l’avvicendamento di un amministratore delegato italiano..».

LAZZARO Alessandro con De CourtoisFra gli agenti Axa nessuno si aspettava un addio così repentino di Frédéric de Courtois ceo di Axa in Italia. Solo a febbraio dell’anno scorso il gruppo francese aveva dato avvio nel nostro Paese a una riorganizzazione che aveva ridefinito la governance, con l’obiettivo di valorizzare i punti di forza delle diverse società, allineare i processi e sviluppare sinergie e progettualità congiunte, per servire al meglio reti distributive e cliente finale e affrontare le sfide di mercato nel lungo periodo.

E proprio a capo di questo progetto c’era de Courtois. Adesso, a quasi 15 mesi di distanza, c’è la necessità di andare a individuare il successore del manager francese che, come ha riportato tuttointermediari.it in un articolo pubblicato ieri, andrà a potenziare il team di Generali assumendo la responsabilità della nuova funzione denominata Global business lines & International. In pratica metterà a frutto la sua esperienza in campo internazionale.

Ma torniamo ad Axa. Come hanno reagito gli agenti? Quale è la posizione dell’Unione Agenti Axa? Quali garanzie hanno chiesto ai vertici del gruppo francese? tuttointermediari.it ha sondato il terreno, tastando il polso ad Alessandro Lazzaro, presidente della rappresentanza agenziale (Nella foto è a sinistra. A destra, invece, c’è de Courtois) 

«L’addio di de Courtois è il secondo fatto eclatante, ovviamente di minor portata rispetto alla nomina del nuovo ceo (dal primo 1° settembre Henri de Castries, presidente e chief executive officer del gruppo assicurativo francese lascerà le cariche a Thomas Buberl, ndr) che accade nel mondo Axa», afferma Lazzaro. «La nomina di Buberl, infatti, è un segno di forte discontinuità e, mi pare, sia la prima volta che alla guida della compagnia ci sia un non francese (Buberl è tedesco, ndr). Ciò immagino potrà causare già dal prossimo organigramma dei cambiamenti profondi in Axa. Non so se questo si possa associare all’addio di de Courtois anche perchè mi pare che non avrà un ruolo di secondo piano in Generali. L’Unione Agenti Axa», ha continuato Lazzaro, «ha al riguardo un atteggiamento pragmatico, nel senso che la politica di un gruppo come Axa non cambia di certo con l’avvicendamento di un amministratore delegato italiano. Noi abbiamo già esplicitato per iscritto quali sono i problemi degli agenti Axa italiani; se sarà l’attuale management o il nuovo amministratore delegato ad affrontarli e a risolverli non è per noi rilevante. È rilevante risolverli e in modo veloce, perché non abbiamo tempo».

Fabio Sgroi

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