domenica 26 Ottobre 2025

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IL 94% DELLE AZIENDE ITALIANE REGISTRA RITARDI NEI PAGAMENTI DAI CLIENTI

È quanto emerge dal Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende-Indagine per l’Europa Occidentale. I risultati si riferiscono al 2015.
 

Atradius logoNel corso del 2015 il 94% delle aziende in Italia ha registrato ritardi di pagamento su fatture commerciali, mentre, in media, il 45% del valore totale delle fatture commerciali nel nostro Paese è risultato non pagato alla scadenza. È quanto emerge dal Barometro Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende-Indagine per l’Europa Occidentale pubblicato dal gruppo specializzato nelle assicurazioni dei crediti commerciali e nel recupero crediti.

Secondo il sondaggio, condotto su 3.000 aziende in 13 paesi europei, circa il 90% delle aziende dell’Europa occidentale intervistate ha registrato ritardi di pagamento su fatture commerciali da parte delle aziende loro clienti, con una media del 40% del valore totale delle fatture emesse non pagato alla scadenza. L’Italia è, insieme alla Grecia, il paese con la maggiore incidenza di ritardi di pagamento su fatture commerciali sul mercato domestico.

Le difficili condizioni di mercato spiegano perché la maggior parte degli intervistati in Europa Occidentale (57,9%, in aumento rispetto al 51,4% nel 2015) indica ancora la carenza di liquidità quale motivazione principale per i ritardi di pagamento sul mercato interno. Per quanto riguarda l’Italia, circa il 41% delle aziende intervistate (ben al di sopra del 25% degli intervistati in Europa Occidentale) ha dovuto ritardare il pagamento dei propri fornitori a causa dei ritardi di pagamento delle fatture commerciali da parte delle aziende loro clienti; quasi il doppio delle aziende intervistate in Italia (25%) rispetto all’Europa Occidentale (13%) ha dovuto chiedere alla banca un’estensione dello scoperto; quasi il 23% delle aziende intervistate in Italia (contro il 19% degli intervistati in Europa Occidentale) ha lamentato perdite di ricavi.

Le previsioni indicano che anche nel 2016 il contesto delle insolvenze in Europa si manterrà al di sopra dei livelli pre-crisi (+66% rispetto al 2007), nonostante timidi segnali di miglioramento. (fs)

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