giovedì 23 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ERRORE PROFESSIONALE PER MANCANZA DI ADEGUATEZZA? «DIETRO C’E’ MOLTO PIU’ DI UN SEMPLICE SINISTRO»

Andrea Dalla Villa, responsabile sinistri di Cgpa Europe, analizza un tema di cui si occuperà prossimamente anche il Centro studi intermediazione assicurativa.
   

Andrea Dalla VillaCgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi, ha dedicato l’ultimo numero della sua newsletter al tema dell’adeguatezza dei contratti. Un tema molto attuale (soprattutto con riferimento al mondo bancario) che ha spinto la compagnia guidata in Italia da Lorenzo Sapigni ad accendere un faro e a sottoporre i vari aspetti al Cesia, il Centro studi di intermediazione assicurativa nato proprio da una iniziativa di Cgpa Europe. Obiettivo? Ridurre, in generale, il rischio a carico degli intermediari assicurativi.

A entrare più specificatamente nell’argomento è Andrea Dalla Villa (nella foto), responsabile sinistri di Cgpa Europe, per il quale nel nostro Paese, «l’errore professionale è ancora, nella maggior parte dei casi, individuabile nel mancato rispetto dei tradizionali aspetti gestionali del contratto assicurativo. Si deve, comunque, registrare una sempre più crescente incidenza dei sinistri dovuti all’inadeguatezza del contratto assicurativo e ciò dipende dall’altrettanto crescente consapevolezza del cliente a pretendere dall’intermediario un “prodotto adeguato alle sue esigenze”».

Cgpa Europe, in particolare, fa riferimento ai dati statistici in Francia, dove «da sempre è presente un diverso approccio e una diversa sensibilità al problema», e dove l’incidenza di sinistri riconducibili alla violazione dell’obbligo di consiglio e di consulenza è del 75%, contro il 15% legato a errori amministrativi e il 10% ad altre cause.

«Dietro un errore professionale per mancanza di “adeguatezza” c’è molto di più di un sinistro», sottolinea Dalla Villa. «Quando si commette un errore professionale di questa tipologia si possono generare diverse conseguenze: un danno patrimoniale arrecato al terzo (per esempio, il cliente assicurato) che viene risarcito dalla garanzia di Rc professionale; il cliente a cui è stato causato un danno potrebbe perdere fiducia nei confronti dell’intermediario, il che comporta che si potrebbero subire due diverse ed ulteriori tipologie di danno, vale a dire una perdita di reddito (dal momento che il cliente, a seguito del sinistro, potrebbe disdettare le sue polizze provocando un minor introito) e un danno all’immagine e alla reputazione professionale, per il quale è necessario porvi rimedio con campagne informative o divulgative; infine potrebbero essere comminate, a carico dell’intermediario, sanzioni pecuniarie da parte dell’istituto di vigilanza che, peraltro, sono notoriamente escluse dalla copertura assicurativa».

Per Dalla Villa, dunque, risulta chiaro che le conseguenze dell’errore professionale possano andare ben oltre il sinistro per toccare, in modo trasversale, diversi aspetti dell’attività professionale dell’intermediario. Per questo «un assicuratore di Rc professionale deve saper guardare oltre l’orizzonte della mera gestione dei sinistri e individuare, insieme al cliente, delle soluzioni che consentano di ridefinire i modelli di gestione aziendale e di rafforzare la competitività degli intermediari». Anche perché, conclude Dalla Villa, «l’adeguatezza è un cantiere aperto nel quale si sta costruendo il futuro e la credibilità dell’intero settore assicurativo».

Fabio Sgroi

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