Il direttore generale ha sottolineato il ruolo centrale della rete agenziale: «Massima attenzione verso le istanze che provengono dagli intermediari», ha detto, «ma anche la rete deve fidarsi della compagnia».
Allianz Italia continua a puntare sulla propria rete agenziale. Lo ha ricordato Giacomo Campora, uno dei tre direttori generali della compagnia (gli altri sono Anthony Bradshaw e Maurizio Devescovi), intervenuto la settimana scorsa a Milano nel corso della presentazione della nuova Applicazione lanciata dall’Associazione Agenti Allianz.
«Noi siamo con voi. Da noi avrete sempre la serietà che ci contraddistingue e la massima attenzione alle vostre istanze», ha affermato Campora rivolgendosi ai vertici della cosiddetta Tripla A presenti all’evento. «Certo non sempre purtroppo riusciamo a darvi la risposta che voi vorreste perché siamo portatori di punti di vista che non sempre coincidono, però devo riconoscere che da quando mi occupo degli agenti Allianz, e cioè da quasi tre anni, ho trovato costantemente una crescita nella relazione e nel dialogo». Il discorso di Campora vale anche per i nuovi arrivati, vale a dire per gli agenti ex Milano, «impegnati in un grande percorso di cambiamento».
Il direttore generale, rispondendo a una punzecchiatura di Umberto D’Andrea, presidente dell’Associazione Agenti Allianz, sul pericolo «disintermediazione», ha precisato che «gli agenti Allianz sono un patrimonio non solo umano, ma anche economico per la compagnia».
Campora ha aggiunto: «Noi cerchiamo di fidarci sempre più di voi e questo è un esercizio importante e non sempre facile, spero che voi vi fidiate di noi». Del resto, ha voluto puntualizzare il manager della compagnia, «Allianz ha avuto il coraggio di mettere sul tavolo 400 milioni di euro nell’ambito della operazione che ha visto l’acquisizione di oltre 500 dipendenti e circa 750 agenti da UnipolSai. Questo dà l’idea di come la compagnia punti sugli agenti, perché 400 milioni di euro rappresentano un investimento rilevantissimo che Allianz raramente ha fatto a livello globale».
Per quanto riguarda la nuova App presentata dall’Associazione Agenti Allianz, Campora ha parlato di una «iniziativa fantastica», che certamente «è utile per gli agenti», una «casa di vetro che rappresenta bene un’associazione fra agenti senza eguali nel mercato italiano» e che «aiuterà sicuramente l’interazione con la compagnia». Ma anche sottolineato l’insostituibilità della relazione personale: «Gli agenti non devono cadere nella trappola. Non è possibile pensare all’agente del futuro che sta chiuso nella sua bolla, non incontrando nessuno e comunicando solo con questi strumenti che sono sì eccellenti, ma la relazione personale è un’altra cosa». (Nella foto sopra, da sinistra, Umberto D’Andrea, Giacomo Campora e Simone Salerni, direttore commerciale di Allianz Italia)
Fabio Sgroi
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