Euler Hermes stima che parte delle circa 10.000 società create andranno incontro a difficoltà economiche dopo la fine dell’evento.
Con la chiusura di Expo Milano, nel breve termine c’è il rischio di un aumento delle insolvenze delle imprese nei settori legati alla manifestazione. Si prevede una caduta nelle attività e in particolare in quei settori che hanno ottenuto i risultati migliori nell’anno dell’evento.
Nel caso di Expo, Euler Hermes (società del Gruppo Allianz specializzata nell’assicurazione crediti) stima che parte delle circa 10.000 società create andranno incontro a difficoltà economiche dopo la fine dell’evento. Nel breve termine si prevedono chiusure volontarie, in particolare nei settori legati al turismo: cibo, ristorazione e trasporti. Tuttavia la maggior parte di queste aziende è costituita da entità molto piccole e la loro chiusura dovrebbe avvenire in modo amichevole.
Secondo lo scenario di riferimento tracciato da Euler Hermes, ci si aspetta che una società su 10 fallisca entro il 2018 con un picco nel 2017 e che la maggior parte di esse siano concentrate nel settore edile. In generale, le insolvenze delle imprese dovrebbero mantenere la tendenza a diminuire avviata nel 2015 per la prima volta in 7 anni con -8% nel 2016, -10% nel 2017 e – 8% nel 2018. Tuttavia esiste il rischio che la diminuzione delle attività sia maggiore del previsto. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbero fallire fino a 3.000 imprese. (fs)
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