mercoledì 10 Settembre 2025

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FPA: LO SNA CHIEDE CHIARIMENTI AL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Il sindacato presieduto da Claudio Demozzi ha inviato una lettera attraverso la quale esprime dubbi circa il piano di equilibrio predisposto da chi in questo momento gestisce il Fondo pensione agenti.    

 

Sna-sedeIn previsione dell’incontro fra le parti interessate al piano di risanamento del Fondo pensione agenti, in programma nel prossimo mese di settembre, il Sindacato nazionale agenti ha inviato una lettera al commissario straordinario del Fondo, Ermanno Martinetto, contenente alcune osservazioni precise.

In particolare, riferendosi al piano di equilibrio e connesse modifiche statutarie predisposto dal commissario e presentato lo scorso 23 luglio, lo Sna evidenzia l’assenza di «alcun riferimento numerico» e dei «dettagli dell’intervento sulle prestazioni che si intenderebbe attuare, tanto meno illustra i criteri tecnici di equità che sarebbero adottati per equilibrare le prestazioni pensionistiche e per contenere la misura dei “tagli” entro limiti ragionevoli e attuabili».

Il sindacato di via Lanzone si è espresso inoltre circa il «cambiamento di orientamento» dello stesso commissario rispetto a quanto inizialmente indicato in merito alla necessità di risanare il fondo prima di ipotizzare la modifica del regime delle prestazioni. «Non valga la teoria», si legge nel documento «per la quale si trasforma il Fondo per risanarlo, in quanto tale azione, sulla cui legittimità nutriamo numerose fondate perplessità, riproporrebbe il tema sul quale ci siamo intrattenuti più volte».

Il documento dello Sna cita anche alcuni riferimenti giurisprudenziali e normativi alla base delle richieste di precisazioni su alcuni specifici punti, quali i provvedimenti che si intende adottare per la prosecuzione dell’attività del Fondo, le modalità con le quali il commissario intende interpellare gli iscritti sulla disponibilità ad accettare e sottoscrivere il piano di riequilibrio; le modalità di attuazione dello stesso piano eventualmente approvato e sul ruolo che dovrà avere il futuro consiglio di amministrazione del Fondo che si dovesse insediare dopo l’attuazione del piano di riequilibrio. (fs)

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